Metodo di Iwasaki et al. (1978; 1984)

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Metodo di Iwasaki et al. (1978; 1984)

Questo metodo è stato sviluppato basandosi sull’osservazione che la severità dei danni prodotti dalla liquefazione sui manufatti è legata al volume di terreno liquefatto all'interno del deposito.

Il metodo si basa sulla stima di due quantità: il fattore di resistenza (FS) e l'indice di liquefazione (IL).  L’indice di liquefazione IL, indicativo dell'estensione che il fenomeno della liquefazione può avere all’interno del deposito, si ricava dall’ espressione:

 

 

dove:

 

 

Il Rapporto di Sollecitazione Ciclica (CSR) per eventi sismici con magnitudo 7,5 si ricava dal metodo proposto da  Seed e Idriss (1982).

 

Invece per la valutazione della resistenza CRR vengono proposte le seguenti espressioni ricavate da numerose prove di resistenza ciclica non drenata:

 

per terreni con 0,04 mm D50 0,6:

 

 

 

per terreni con 0,6 mm D50 1,5:

 

                 

dove:

D50 è il diametro dei granuli al 50% (in mm) ed Nm è il numero medio dei colpi nella prova penetrometrica standard SPT.

La classificazione del rischio di liquefazione attraverso il metodo di Iwasaki et alii viene riportata in Tabella 2.

 

 

 

Tabella 2- Classi di Rischio

IL

Rischio di Liquefazione

IL = 0

1,43

0 < IL  ≤ 5

1,32

5 < IL  ≤ 15

1,19

15 < IL  

  1,08        

 

 


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