Stato limite ultimo per instabilità

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Stato limite ultimo per instabilità

La valutazione di questo stato limite, causato dalla snellezza di elementi lineari compressi nell’ambito di telai in c.a., può essere stimato in generale solo a mezzo di un calcolo iterativo che determini le deformazioni e le sollecitazioni nella struttura, tenendo conto sia della non linearità geometrica (dovuta alle deformazioni del secondo ordine che incrementano gli sforzi), sia della non linearità meccanica (causata dal comportamento non lineare del calcestruzzo e dell’acciaio).

Nell’ambito del metodo semiprobabilistico agli stati limite occorre, pertanto, verificare, per l’intera struttura e per le singole aste compresse, che non si verifichi il collasso per effetto delle seguenti cause:

 

Eccesso di  spostamento per divergenza d’equilibrio (collasso per instabilità)

Rottura di una sezione (superamento delle deformazioni limite dei materiali) sottoposta agli sforzi calcolati tenendo conto degli effetti del secondo ordine.

 

Il cennato approccio generale è indispensabile per il calcolo “rigoroso” dei telai snelli a nodi spostabili ed esula dall’ambito in cui è stata sviluppata la presente trattazione riservata, esclusivamente, al calcolo delle sezioni.

Il metodo semplificato, illustrato in dettaglio nei paragrafi seguenti, risolve invece solo alcuni casi particolari facendo ricorso allo studio di una singola sezione. L'input fa, cioè, riferimento solo a sezioni rettangolari in presso-flessione retta ed è effettuato a mezzo del seguente pannello di input, che appartiene al file Esempio 7 contenuto  nella cartella Esempi allegata al presente programma.

 

 

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