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Nel caso di fondazioni superficiali tutti i nodi sedi di plinti superficiali o di travi con sezioni aventi coefficiente di sottofondo Kw non nullo, sono vincolati alla traslazione nel piano orizzontale che, pertanto, viene assunto come indeformabile estensionalmente. Tutti gli elementi resistenti di tipo superficiale (plinti superficiali, travi alla Winkler, platee superficiali) sono caratterizzati da nodi con 3 soli gradi di libertà (traslazione verticale e rotazioni intorno agli assi X ed Y). Come conseguenza le uniche caratteristiche di sollecitazioni presenti nelle nelle travi sono quelle di flessione retta (nel piano verticale), taglio (nel piano verticale) e torsione. Nel caso di travi di collegamento di plinti superficiali e solo nel caso in cui dette travi non siano considerate su suolo elastico (se sono sospese o il terreno ad esempio è di riporto), il programma assegna (indicando tra le opzioni dei Dati Generali la caratterizzazione sismica del terreno) a dette travi uno sforzo normale di trazione aggiuntivo valutato secondo le indicazioni del § 7.2.5 NTC.
Nel caso di fondazioni su pali il piano di fondazione è individuato dal piano contenente i nodi di estradosso delle testate dei pali (intersezione degli assi dei pali con la superficie orizzontale dell'estradosso delle testate). Nel caso comune in cui l'insieme delle strutture di collegamento dei pali possano considerarsi estensionalmente rigide (platea su pali, graticcio di travi su pali o plinti su pali con grande rigidezza flessionale delle travi di collegamento nel piano orizzontale), gli spostamenti di tutti i nodi nei gradi di libertà traslazionali in direzione X, Y e quello rotazionale intorno all'asse Z vengono riferiti ad un unico nodo aggiuntivo nel piano (nodo master). Nel caso in cui detta rigidezza estensionale non interessi la totalità dei nodi (CIRCOSTANZA DA EVITARE) il piano è deformabile e tutte le travi di collegamento dei pali (o dei plinti su pali), le travi vanno calcolate in presso- tenso flessione deviata.
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