Caso 1: analisi di stabilità di pendio

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Caso 1: analisi di stabilità di pendio

 

Si vuole analizzare un problema di stabilità di versante: i materiali sono caratterizzati dal modello costitutivo di Mohr-Coulomb e i carichi agenti sono essenzialmente di tipo gravitazionale. La verifica consiste nel calcolare il fattore di sicurezza (FS), definito come il rapporto fra tan ϕ (angolo d’attrito interno) e c (coesione), che viene gradualmente ridotto fino a rottura, mantenendo costanti i carichi gravitazionali. In Figura 48 sono riportati i dati geometrici del pendio omogeneo oggetto di analisi, mentre le proprietà dei materiali e le caratteristiche di resistenza si riassumono in Tabella 5. In questo caso specifico non si considera la variazione di volume che avviene durante la rottura e si pone pari a 0 il valore dell’angolo di dilatanza.

 

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Fig. 48. Mesh e dati dell’analisi di stabilità del pendio.

 

 

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Tabella 5. Proprietà dei materiali

 

Il modello tiene conto del carico gravitazionale e il fattore di riduzione della resistenza (SRF) aumenta in maniera graduale finché non si verifica la convergenza.

I risultati dell’analisi sono riportati in Tabella 6, in cui sono stati indicati i fattori di resistenza ridotti con i corrispondenti valori dei massimi spostamenti nodali associati ed il numero di iterazioni necessarie ad ottenere la convergenza.

 

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Tabella 6. Sintesi dei risultati raggiunti dall’analisi di stabilità del pendio

 

 

La convergenza fallisce quando il valore di SRF è pari a 2, ma, osservando in modo critico i risultati raggiunti, si può dire che già da un SRF pari a 1.6 i valori ottenuti non risultano accettabili: si registra infatti, una prima variazione di 0.5 cm (passando da FS=1.6 a FS=1.7), e successivamente una variazione di ben 5 cm, al passaggio da FS=1.7 a FS=1.8.

I risultati dell’analisi sono rappresentati nel grafico riportato in Figura 48: si può osservare come gli spostamenti aumentino rapidamente dal valore di SRF pari a 1.7 in poi.

 

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Fig. 48. Grafico del massimo spostamento e del Fattore di Riduzione della Resistenza (SRF).

 

 

Nelle Figure 49 e 50 sono rappresentate la mesh deformata a rottura e gli spostamenti registrati: il meccanismo di rottura è chiaramente localizzato al piede del pendio.

 

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Fig. 49. Mesh deformata

 

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Fig. 50. Spostamenti totali e tensioni di Von Mises.

 

 

Confronto con i Metodi dell’Equilibrio Limite

Per avvalorari i risultati raggiunti con l’analisi di stabilità, eseguita con i Metodi numerici ad Elementi Finiti (FEM), è di seguito confrontata con i classici Metodi dell’Equilibrio Limite (LEM) di Bishop e di Morgenstern.

I risultati raggiunti, con entrambi i metodi, hanno condotto ad un valore del fattore di sicureza pari ad 1.59, perciò del tutto simile a quello raggiunto con i metodi FEM.

 

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Fig. 51. Simulazione effettuata in Slope con i Metodi di Bishop e Morgenstern