Caso 2: interscambio Slope-GFAS

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Caso 2: interscambio Slope-GFAS

 

Una caratteristica peculiare dei Software GeoStru è l’interscambio dati che è possibile effettuare da un Software all’altro. In particolare, l’esempio che viene proposto di seguito, rappresenta l’analisi di stabilità di un versante a partire da un modello generato in Slope, e di seguito importato in GFAS. Si ipotizza di avere, in Slope, il modello rappresentato nella Figura 52:

 

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Fig. 52. Modello creato in Slope

 

 

L’azione di interscambio avviene selezionando, dal menù File, l’opzione Esporta modello GFAS: il programma crea un file con estensione .txt contenente le coordiante del profilo e le coordinate delle interfacce degli strati. Il file di testo è strutturato in maniera tale che, una volta importato in GFAS, generi le regioni omogenee a partire dalle coordinate dei singoli strati.

Si procede con l’importazione in GFAS, selezionando dal pulsante Genera mesh di calcolo l’opzione Import (Figura 53).

 

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Fig. 53. Modello importato in GFAS

 

 

Nell’analisi di stabilità proposta i materiali sono caratterizzati dal modello costitutivo di Mohr-Coulomb: nella Tabella 7 sono riassunti i dati geotecnici dei terreni che costituiscono la stratigrafia del versante e le relative caratteristiche di resistenza. In questo caso specifico non si considera la variazione di volume che avviene durante la rottura e si pone pari a 0 il valore dell’angolo di dilatanza.

 

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Tabella 7. Caratteristiche geotecniche dei materiali

 

 

Una volta terminata la fase di costruzione e generata la mesh, si inseriscono le condizioni iniziali e le condizioni al contorno del sistema (Figura 54).

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Fig. 54. Modello pronto per l’analisi di stabilità

 

Si esegue un’analisi non lineare per la ricerca del fattore di sicurezza, sfruttando il metodo a rigidezza costante e trascurando le azioni dinamiche.

Durante l’analisi, i parametri caratteristici dei terreni vengono gradualmente ridotti, finchè l’algoritmo non fallisce la convergenza: a quel punto il fattore di riduzione SRF determinato si assume come un fattore di sicurezza (FS). L’analisi fallisce la convergenza con un fattore di sicurezza pari a 1.2, come mostra il grafico riportato di seguito (Figura 55), settando a 300 il numero di iterazioni.

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Fig. 55. Grafico Fattore di sicurezza-Spostamento massimo

 

 

In termine di spostamento, il calcolo ha condotto ai seguenti risultati (Tabella 8):

 

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Tabella 8. Valori riassuntivi dell’analisi di stabilità

 

 

L’analisi chiaramente mette in luce una forte instabilità del versante già per FS=0.9, si registra una variazione del tutto evidente dello spostamento.

Inoltre la simulazione consente di visualizzare la sezione deformata e gli spostamenti ottenuti (Figure 56 e 57).

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Fig. 56 Grafico Fattore di sicurezza-Spostamento massimo

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Fig. 57. Grafico Fattore di sicurezza-Spostamento massimo

 

 

Confronto con i Metodi dell’Equilibrio Limite

Anche in questo secondo caso analizzato, i risultati ottenuti dalla simulazione con i Metodi agli Elementi Finiti sono stati confrontati con quelli ottenuti dai Metodi dell’Equilibrio Limite (Tabella 9). Entrambi i metodi hanno riportato valori, in termine di Fattore di Sicurezza, simili.

 

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Tabella 9. Valori riassuntivi dell’analisi di stabilità (FEM-LEM)