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Le leggi del flusso plastico mettono in relazione gli incrementi di deformazione plastica con gli incrementi delle tensioni in seguito all’insorgenza del cedimento iniziale. Si definisce il potenziale plastico Q funzione delle tensioni e del lavoro plastico Wp (per unità di volume), cioè Q=Q(σ, α, Wp).
Gli incrementi della deformazione plastica (legge del flusso plastico) sono dati da:
dove dλ rappresenta uno scalare che può essere chiamato “moltiplicatore plastico”. Così:
Questa legge è conosciuta come legge di normalità del flusso plastico perché le relazioni sopra riportate possono essere interpretate nel senso che il vettore degli incrementi delle deformazioni plastiche sono normali alla superficie snervamento (Figura 39). La legge di flusso si dice “associata” se Q è pari ad F, e “non associata” altrimenti. Le leggi di flusso associate sono comunemente utilizzate per i metalli duttili, mentre le leggi non associate sono più adatte a modellare il terreno e i materiali granulari.
Fig. 39. (a) Rappresentazione geometrica dell’incremento di deformazione plastica;
(b) Legge di normalità del flusso plastico.