PROGRAMMA
PER LA VERIFICA AL
RIBALTAMENTO DI PLINTI SUPERFICIALI
Il
calcolo si basa sulla valutazione dell’equilibrio di corpo rigido (EQU) del
plinto infinitamente rigido (sia flessionalmente che
estensionalmente) rispetto alla rotazione intorno ai lati (spigoli) del
poligono di impronta (base) del plinto poligonale sul magrone di appoggio. Si
tratta quindi di controllare se, per rispetto ad ogni lato del poligono, il
rapporto tra il momento stabilizzante ed il momento ribaltante Mstab/Mrib sia superiore al
fattore di sicurezza parziale ϒR
= 1.15 (nuove NTC 2018) in effetti non contempla affatto la verifica a
ribaltamento e che pertanto potrà assumersi
ancora ϒR = 1.0 fino all’emanazione delle nuove norme).
Si
tratta in definitiva di effettuare un equilibrio alla rotazione intorno ad
ognuno dei lati considerandoli come una cerniera lineare fissa proiettando tutti i momenti
(ribaltanti e stabilizzanti) nel piano verticale ortogonale ai singoli lati di
base escludendo qualsivoglia forza di reazione del terreno (che allo stato
limite di rotazione rigida infatti è privo di contatto con il plinto).
GEOMETRIA E
PESO DEL PLINTO
Il
poligono di contatto del plinto può essere assegnato come Rettangolare,
Poligonale (fino a 24 lati) inscritto in una circonferenza di raggio qualsiasi,
Poligonale generico (fino a 24 lati).
Nel caso di plinto circolare basta assegnare un poligono di 24 lati per
ottenere una sufficiente approssimazione.
L’altezza
del plinto da assegnare si riferisce alla distanza verticale tra l’estradosso
superiore su cui vengono applicati i carichi concentrati (sforzo normale, momenti
e tagli) trasmessi dalla sovrastruttura (pilastri, pali, torri eoliche etc.) ed
il piano di appoggio orizzontale di impronta del plinto sul magrone. Il plinto
può avere forma parallelepipeda sia semplice che a
gradoni purchè i gradoni ammettano lo stesso
baricentro in pianta della base di impronta (il peso complessivo della
fondazione va calcolato a parte dall’utente, compresi eventuali sovraccarichi
permanenti, ed è dal programma applicato sempre nel baricentro del poligono di
base). Il peso del plinto viene poi ridotto (automaticamente durante il
calcolo) tramite il coeff. di parziale ϒF = 0.9 previsto nella
tabella NTC 2018.
CARICHI
AGENTI SULL’ESTRADOSSO DELLA FONDAZIONE
L’ipotesi
di corpo rigido consente di accorpare tutte le azioni della sovrastruttura non amplificate nelle sole
componenti di sforzo N, Mx, My, Vx,
Vy (i momenti positivi sono antiorari rispetto agli
assi x,y del riferimento ed i tagli sono equiversi agli assi stessi) e consente
inoltre di applicare dette componenti in un unico punto di applicazione assegnato
liberamente dall’utente ma scelto in genere coincidente con il baricentro della
sezione di attacco della sovrastruttura con l’estradosso del plinto.
Nel
programma vanno quindi assegnati i suddetti carichi e le coordinate del punto
di applicazione che può essere assegnato direttamente dall’utente (tramite le
sue coordinate) o essere scelto coincidente col baricentro del poligono di base
del plinto ed in quest’ultimo caso viene calcolato automaticamente dal
programma.
Per
ogni lato del poligono di base il programma applica automaticamente il coeff. ϒF
= 0.9 allo
sforzo normale N (costituito dai soli carichi permanenti e di segno positivo se
diretto verso il basso) ed il coeff. ϒF
= 1.5 alle restanti azioni variabili ed
esegue la proiezione delle componenti di momento e taglio sul piano
perpendicolare al lato stesso.
Nel
caso di pali o torri eoliche in generale il produttore fornisce solo la
risultante (col segno sempre positivo) sull’estradosso del plinto dei momenti e
dei tagli non amplificati da coeff. parziali. In questo caso va selezionata la
casella di scelta “Momenti e tagli provenienti da tutte le direzioni” ed il
calcolo farà in modo che per ogni lato la proiezione del momento e del taglio
corrisponda sempre direttamente e contemporaneamente (a favore di sicurezza) ai
valori assegnati ad Mx e Vy.
RISULTATI
Il
programma fornisce il momento ribaltante e quello stabilizzante relativi al
lato di base del plinto tali da produrre il coeff. di sicurezza al ribaltamento
più basso tra tutti i lati.
La
verifica sarà positiva se detto coeff. risulterà non minore di 1.15 con
riferimento alle NTC 2018.