Verifica e/o progetto armature a taglio

Top  Previous  Next

Una volta verificata la condizione (5.16) la sezione in calcestruzzo è idonea ad assorbire la sollecitazione di taglio (in caso contrario va ridimensionata) mediante opportune armature che nella presente esposizione sono previste costituite da sole staffe ortogonali all’asse della trave.

Il taglio di calcolo VEd deve risultare inferiore alla seguente resistenza a taglio sviluppata dall’armatura trasversale (“taglio trazione”):

 

                                       VRsd   = 0,9 d Asw/s fyd ctg θ                                            

in cui:

 

Asw           è l’area dell’armatura  trasversale (staffe)

s           è  l’interasse tra due armature successive (passo delle staffe)

fyd              tensione di snervamento delle  staffe (nel programma assunta uguale a quella delle barre longitudinali)

 

Le NTC prevedono per le travi (soggette a flessione semplice e taglio) la seguente sezione complessiva minima di staffe:

 

                                       Ast   =  1,5 bw         [mm²/m]                

 

con  bw espresso in mm.

L’interasse minimo di tali staffe deve essere non minore di 0,8d   e comunque devono  prevedersi non meno di 3 staffe al metro.

L’EC2 prevede, sempre per le travi:

                                          Ast =   ρmin s bw

in cui:                                         ρmin= (0,08 fck )/fyk  
 

ed un interasse massimo delle staffe pari a 0,75d.

Nel caso dei pilastri (sezioni soggette a sforzo di presso-flessione) per le NTC occorre prevedere almeno 4 staffe al metro con passo non maggiore di 12 volte il diametro minimo delle barre longitudinali.  Il diametro minimo delle staffe deve essere non minore di 6 mm e di un quarto del diametro massimo delle barre longitudinali.
 
L’EC2 prescrive invece  che il passo sia non minore delle seguenti misure:

-20 volte il diametro delle barre longitudinali
-la dimensione minore del pilastro                
-30 cm

 
Dette misure vanno moltiplicate per 0,6 in prossimità dei nodi con travi superiori od inferiori per tratti di pilastro pari alla maggiore dimensione della sezione del pilastro.

In zona sismica le NTC prevedono per le travi, in aggiunta alle suddette prescrizioni, che alle due estremità collegate con pilastri (zone critiche) e per una lunghezza pari ad 1 (per CD”B”) o 1,5 volte (per CD”A”) l’altezza della sezione occorre prevedere staffe di contenimento il cui passo deve corrispondere alla più piccola delle seguenti quantità:

un quarto dell’altezza utile della sezione (DC”A” e DC”B”);
17,5 e 22,5 cm, rispettivamente per DC”A” e  DC”B”;
6 e 8 volte il diametro minimo delle barre longitudinali considerate ai fini delle verifiche,  rispettivamente  per CD”A” e  CD”B”;
24 volte il diametro delle armature trasversali.

 
Con DC”A” si è indicata la classe di Alta duttilità; con DC”B” quella di Bassa duttilità.

E’ importante notare che per le strutture in CD”A” le NTC prevedono (punto 7.4.4.1.2.2) che nella verifica a taglio nelle zone critiche delle travi vada assunto sempre ctg θ =1.

 
Nelle zone critiche dei pilastri, almeno una barra longitudinale ogni due di quelle disposte sui lati deve essere trattenuta da staffe interne o da legature; le barre non fissate devono trovarsi a meno di 15 cm e 20 cm da una barra fissata, rispettivamente per CD”A” e CD”B”. Il diametro delle staffe di contenimento e delle legature deve essere non minore di 6 mm ed il loro passo deve essere non minore di:

1/3 e 1/2 del lato minore della sezione trasversale , rispettivamente per DC”A” e DC”B”;
12,5 e 17,5 cm, rispettivamente per DC”A” e DC”B”;
6 ed 8 volte il diametro delle barre longitudinali che collegano, rispettivamente per DC”A” e DC”B”.

 

Il programma tiene conto nel calcolo sia dell’area minima delle staffe al metro che del passo minimo delle staffe sulla base della indicazione, effettuata in input (nella scheda dei Dati generali), della sismicità e della posizione della sezione rispetto ai nodi di attacco (in zona critica o meno).

I confronti operati negli esempi di calcolo illustrati nel Capitolo 4 mostrano che in generale il calcolo allo stato limite ultimo per taglio comporta una minore armatura trasversale rispetto a quella determinata col metodo delle tensioni ammissibili. Ciò consente di eliminare con facilità dal calcolo delle armature resistenti a taglio le barre piegate in aggiunta alle staffe, con conseguente migliore comportamento statico della sezione (riduzione della fessurazione per taglio e flessione e miglioramento dell’effetto di confinamento);  così facendo vengono semplificate e velocizzate le operazioni di cantiere relative al taglio ed al montaggio delle armature delle travi correnti in c.a..

 

 

 

 

 

 

© 2013 Geostru Software