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Nelle NTC 2018 il calcolo della capacità a taglio di travi e pilastri in c.a. è regolato con estrema chiarezza rispettivamente nei §7.4.4.1 e §7.4.4.2 che rimandano alla stessa modalità di calcolo definita per le strutture non ricadenti in zona sismica (cioè mediante traliccio ad inclinazione θ variabile, con l’eccezione delle travi in classe di duttilità CD”A” per le quali va sempre posto ctgθ =1).
Nelle Istruzioni alle NTC 2018 (Circolare 21/1/2019) al § C7.4.4 si afferma invece:
“Si deve verificare che la capacità a taglio nell’elemento sia maggiore della corrispondente domanda valutata in base ai criteri della progettazione in capacità, con i fattori di sovraresistenza specifici per la classe di duttilità scelta. La capacità a taglio in condizioni cicliche, in funzione della domanda di duttilità, può essere determinata come indicato nel § C8.7.2.3.5. Il rispetto delle condizioni sopra indicate comporta l’esecuzione di una ulteriore verifica a taglio, per garantire il raggiungimento della duttilità di rotazione delle zone dissipative senza che si attivi un meccanismo di rottura a taglio.”
Nel testo evidenziato viene, quindi, introdotto un nuovo obbligo che in una Circolare interpretativa ed applicativa appare improprio. In aggiunta il riferimento al complesso § C8.7.2.3.5 appare poco aderente al calcolo lineare di un edificio di nuova costruzione, essendo chiaramente riferito ad edifici esistenti analizzati in modalità non lineare. Ancora una volta si rileva lo scostamento dall’Eurocodice 8 che prevede tale verifica solo per le costruzioni esistenti, con buona pace del decantato allineamento alle norme europee. In ogni caso il programma prevede un’apposita opzione per il calcolo di detta resistenza a taglio ciclico (per sezioni appartenenti alle zone dissipative dell’asta la cui definizione è espressa dalla [C8.7.2.8] che non si riporta in quanto contiene un errore. Si riporta invece la definizione originale (da cui è tratta la [C8.7.2.8]) costituita dalla (A.12) dell’EC8:
Nel § C8.7.2.3.5 della Circolare sono specificati i singoli termini della relazione senza riferire che in essa le unità di misura da impiegare sono MN e metri. Per l’applicazione della formula non viene fornita alcuna “Istruzione” per il calcolo del termine μΔpl = μΔ - 1 definito come parte plastica della domanda di duttilità dove μΔ é la domanda di duttilità espressa come rapporto tra la rotazione massima alla corda θm per il livello di azione sismica considerato e la rotazione di prima plasticizzazione θy. Si parla cioè di rotazioni plastiche alla corda che in un calcolo dinamico lineare non vengono utilizzate ed in cui si fa riferimento unicamente alla domanda di duttilità in curvatura μΦ fornita dalle (7.4.3) NTC. La letteratura dell’Eurocodice 8 fornisce la seguente relazione conservativa che consente di ricavare la domanda di duttilità in termini di rotazione alla corda a partire dalla domanda di duttilità in termini di curvatura:
μΔpl = 0,5 ( μΦ - 1 )
Il programma assume inoltre come luce di taglio LV il valore assoluto del rapporto tra il momento flettente ed il taglio relativi alla combinazione in esame.