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Le NTC e l’EC2 prevedono il confronto del taglio di calcolo VEd con una espressione della resistenza a compressione delle bielle d’anima (“taglio compressione”). Per staffe ortogonali all'asse della trave (come qui sempre assunte) la (4.1.19) NTC si può scrivere:
VRcd = 0,9⋅ d ⋅ bw ⋅αc ⋅f’cd ⋅ctgq /(1+ctg2 q)
in cui:
f’cd è la resistenza a compressione ridotta del calcestruzzo pari a:
f’cd = 0,5 fcd nelle NTC e nel NAD nazionale
f’cd = 0,7 (1 - fck /250) nell’EC2 (fck in Mpa)
bw è la larghezza minima della sezione misurata parallelamente all’asse neutro; rappresenta cioè la minima dimensione resistente della biella compressa dell’ideale traliccio resistente. Tale larghezza minima è immediatamente determinata per le sezioni predefinite in flessione retta. In caso di pressoflessione deviata e per sezioni generiche vale quanto detto al riguardo (larghezza equivalente) nel paragrafo verifica per taglio biassiale.
d è la distanza (altezza utile) tra le armature tese e la fibra più compressa del calcestruzzo (sezioni predefinite). Questa misura è di tipo equivalente nel caso di taglio biassiale e per sezioni circolari e generiche.
αc coefficiente maggiorativo della resistenza in funzione del valore medio della compressione nella sezione σcp = NEd/Ac :
= 1 per membrature non compresse
= 1 + σcp/fcd per 0 ≤ σcp < 0,25 fcd
= 1,25 per 0,25 fcd ≤ σcp ≤ 0, 5 fcd
= 2,5(1- σcp/fcd) per 0,5 fcd < σcp < fcd
Nel calcolo con la normativa EC2 il coeff. αc è posto sempre pari a 1 in quanto la sua variazione è concessa solo per le sezioni precompresse.
Conviene impostare tra le opzioni di calcolo del programma un passo medio di discretizzazione, tra una fibra e l’altra, intorno a cm. 0,5 dimostratosi sufficiente per individuare, con buona precisione, il valore bw cercato.
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