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I valori finali forniti dall’analisi di III livello 2D sono rappresentativi di una serie di parametri riportati di seguito, in particolare:
➢gli accelerogrammi e i relativi spettri di risposta
➢lo spettro medio e quello medio normalizzato da confrontare con lo spettro di normativa
➢spettro di normativa
➢vari fattori di amplificazione per diversi intervalli di periodo.
Conclusa l’analisi non lineare equivalente (consigliata per avere lo spettro di risposta), per visualizzare i risultati dell’analisi è necessario
PROCEDERE COME SEGUE:
✓menù orizzontale principale, cliccare su <Risultati> e poi <Plot risultati>, apparirà la finestra (fig. 36);
✓cliccare su <Info nodo> (fig. 36, freccia rossa) e poi spuntare solo <Visualizza spettro> (fig. 36, riquadro rosso), <Visualizza risposta> in questa fase deve restare deselezionato;
✓cliccare su un nodo monitorizzato, per es. M=348 (fig. 36, freccia blu) si visualizzerà la finestra in fig. 37, da questa nuova finestra continuare con queste modalità:
▪inserire manualmente nel riquadro viola (fig. 37) i parametri spettrali del sito d’interesse (calcolati con GeoStru PS) per ottenere lo spettro di normativa;
Fig. 36
(Esempio generico)
•cliccare su <Accelerazione> (fig. 37, frecce rosse);
•spuntare le opzioni come in fig. 37, riquadro rosso;
•cliccare <Calcola e disegna> (fig. 37, freccia blu), il software restituirà i grafici degli Spettri (fig. 38), Velocità (fig. 39) e Spostamenti (fig. 40) (per visualizzarli, cliccare alternativamente sulle opzioni indicate dalle frecce rosse, fig. 37);
•cliccando su <Crea report> (fig. 40, freccia viola) si può scegliere di generare il report (dati spettro) e salvarlo con il n° del nodo (es: Spettro nodo n° 8; Accelerogrammi nodo n° 8, ecc.).
•Cliccando su <Salva immagine> (freccia gialla) viene salvato lo spettro o l’accelerogrammi del nodo in questione.
Fig. 37
Fig. 38 (Esempio generico)
Fig. 39 - (Esempio generico) - Spettri di risposta in velocità
Fig. 40 - (Esempio generico) Spettri di risposta in spostamento
✓Ritornare alla finestra di dialogo riportata in fig. 33, deselezionare <Visualizza spettro> riquadro rosso e poi selezionare <Visualizza risposta> riquadro blu, cliccare su un nodo monitorizzato: verrà ancora visualizzata la finestra in fig. 37. Da questa finestra cliccare su <Calcola e disegna> (fig. 37, freccia blu) sarà visualizzata la finestra in fig. 43 nella quale sono riportate le caratteristiche del set di accelerogrammi, inoltre cliccando sulle opzioni <Velocità> e <Spostamenti> (fig. 37, frecce rosse) si avranno altre indicazioni riguardanti il nodo monitorizzato considerato.
✓cliccare <Info elemento> (fig. 39, riquadro viola) e poi cliccare sul reticolo degli elementi triangolari (v. triangolo giallo, fig. 36), il software restituirà tutte le informazioni sull’elemento selezionato (nell’esempio corrisponde all’elemento n° 341);
✓cliccare su <Info> (fig. 36, riquadro giallo), inserire i dati richiesti: restituisce le sollecitazioni/sforzi al bedrock per ogni accelerogramma applicato.
NOTA BENE: nella stessa finestra <Plot risultati> (fig. 36) è presente anche il menù verticale destro (fig. 41). Da questo menù si possono avere una serie di informazioni nonché grafici e immagini che si possono copiare e stampare. Nell’esempio di fig. 42 sono riportati le tensioni degli elementi del reticolo.
N.B.: le tensioni di Von Mises si hanno quando un materiale duttile abbandona il campo elastico per passare in campo plastico. Queste tensioni corrispondono a quelle che determinano le prime deformazioni permanenti nel materiale per cui non ritornerà più alla forma originaria.
Fig. 41
Fig. 42 (Esempio generico)
Fig. 43 (Esempio generico)
©GeoStru