1.7.2 Carichi - Sforzi nelle travi

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1.7.2 Carichi - Sforzi nelle travi

I carichi ripartiti possono essere linearmente variabili (costanti, triangolari e trapezi) e sono per default riferiti al solo tratto deformabile dell'asta. Per ogni trave è comunque disponibile l'opzione che consente di considerare i carichi come ripartiti anche sulla lunghezza dei conci rigidi.  I carichi qx, qy, qz possono essere riferiti agli assi principali d'inerzia x, y, z della sezione (per default) o agli assi generali di riferimento X, Y, Z (figura 27.1).

 

 

Figura 27.1 - Convenzioni trave

Figura 27.1 - Convenzioni trave

 

Il carico torcente qtorc è sempre riferito all'asse longitudinale baricentrico della trave.

Sempre in figura 27.1 sono visualizzate le convenzioni positive per le seguenti sei componenti di sforzo con riferimento alla sezione iniziale del tratto deformabile:

Nx  sforzo assiale

Vz, Vy sforzi taglianti nelle direzioni degli assi principali d'inerzia

MT  momento torcente

Mz, My momenti flettenti intorno ai rispettivi assi principali d'inerzia

Il programma calcola gli sforzi solo nelle sezioni appartenenti al tratto deformabile dell'asta: le sezioni di calcolo vengono pertanto individuate mediante il solo valore dell'ascissa lungo l'asse x baricentrico la cui origine è proprio il baricentro della sezione iniziale del tratto deformabile (punto origine I' in figura). Oltre che nelle sezioni iniziale e finale gli sforzi vengono calcolati in un numero di sezioni intermedie equidistanziate tra loro in funzione del  valore assegnato al parametro max mesh nella finestra dei dati generali (§ 2.2.2); ponendo dL= max mesh il numero n di sezioni intermedie è così valutato dal programma:  n =  Int(L /dL)  essendo L la lunghezza deformabile della trave.    

Nel caso corrente in cui la trave viene assegnata in regime di flessione retta (default) i carichi e gli sforzi non fanno riferimento agli assi principali d'inerzia y,z bensì agli assi y',z' di posizionamento della sezione (nell'archivio sezioni travi) con origine nel baricentro. In questo caso non vanno assegnati i carichi ripartiti qz in quanto il programma pone rigidezza flettente e tagliante nulla nel piano xz': le deformazioni provenienti dal calcolo assumerebbero di conseguenza valori enormi nel piano xz' (trave labile).

 

 


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