1.6 Impronte rigide

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1.6 Impronte rigide

Una impronta rigida al pari di un plinto rigido superficiale (§ 1.9) viene qui definita come una sezione rettangolare orizzontale infinitamente rigida a flessione a contatto del terreno atta a modellare la rigidezza del terreno concentrandola nel baricentro della sezione. Il baricentro della sezione corrisponde al nodo di inserimento in pianta e la sua interazione col terreno è definita dal modulo di sottofondo di winkler.

Il suo impiego può nascere dalla esigenza di modellare più realisticamente l'interazione delle travi di fondazione superficiali in corrispondenza di pareti di notevole larghezza. Volendo schematizzare come conci rigidi i tratti delle due travi di Fig. 3.1 in corrispondenza della parete verrebbe a mancare, in tali  tratti, la reazione del terreno in quanto essa viene definita solo lungo i tratti deformabili delle travi su suolo elastico. Inserendo invece nel nodo M una impronta rigida avente sezione pari all'impronta delle travi in corrispondenza dei due tratti rigidi, si riesce a tenere conto sia della reazione elastica del terreno  che della indeformabilità delle travi sotto la parete. Nella stessa figura si può notare che in corrispondenza del nodo L di attacco di un qualsiasi pilastro si può evitare l'inserimento dell'impronta rigida in quanto si ha una certa compensazione tra le superfici di sovrapposizione dei tratti deformabili delle travi e le superfici escluse in quanto corrispondenti ai conci rigidi delle travi.

 

Fig. 3.1 - Impronta rigida

Fig. 3.1 - Impronta rigida

 

 

 


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