4.3 Carico limite fondazioni superficiali

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4.3 Carico limite fondazioni superficiali

 

         FORM_CARICO_LIMITE_FOND

 

 

Il carico limite di collasso delle fondazioni superficiali viene calcolato sia per le combinazioni statiche che per quelle sismiche mediante le classiche procedure (formule trinomie). Il corrispondente valore di progetto si ottiene dividendo, in ogni caso, il carico limite di collasso per il coefficiente R = 2.3 (tabella 7.11.II). I valori di progetto così ottenuti vanno inseriti nelle distinte tipologie assegnate negli archivi dei plinti e dei campi di platea. Plinti di differente forma e/o caratteristiche geotecniche possono così presentare differenti carichi limite di progetto. Lo stesso dicasi per le platee per le quali si raccomanda la valutazione del carico limite facendo riferimento non all'intera dimensione della stessa ma bensì a impronte rettangolari intorno ai pilastri con perimetro distante dal filo pilastro di circa 4-5 volte lo spessore della platea; ciò al fine di poter considerate rigida la platea e quindi attendibile il calcolo trinomio che ipotizza l'infinita rigidezza flessionale della struttura di fondazione.

   

In questo sottoprogramma la valutazione del carico limite viene condotto con le formule trinomie di Hansen (tratte dal cap 4 di [18]) e con le formule trinomie dell'Eurocodice 7.

Per quanto riguarda i fattori riduttivi per eccentricità ed inclinazione del carico:

- Per i plinti l'eccentricità viene automaticamente valutata, durante l'esecuzione del calcolo, e ridotta di conseguenza l'area dell'impronta reagente.

- Per travi rovesce e platee non vengono considerati i fattori riduttivi per l'eccentricità in quanto la rigidezza, la continuità strutturale  e l'estensione delle strutture di fondazione impedisce significativi rotazioni rigide delle strutture di fondazione (le rotazioni prodotte dai momenti flettenti concentrati producono incrementi della pressione di contatto che peggiora automaticamente il confronto di verifica con il carico limite di progetto del terreno(che resta invariato).

- L'inclinazione dei carichi viene in genere annullata dal collegamento tra i plinti a mezzo di travi quasi sempre presenti. Nelle travi rovesce e nelle platee è la stessa continuità strutturale che impedisce la rotazione e quindi l'effetto dell'inclinazione dei carichi.

Il calcolo opera nell'ambito dell'approccio 2 (§ 6.4.2.1 NTC).

Per le travi su suolo elastico e le platee Il carico limite di progetto modificato per l'eccentricità del carico viene, infine, confrontato direttamente con la pressione di contatto (combinazioni SLU) terreno-fondazione nei casi di trave su suolo elastico e platea superficiale. Per i plinti superficiali, invece, viene utilizzata come dato di partenza per il calcolo della portanza del plinto (viene ridotta l'area di impronta in funzione dell'eccentricità del carico).

Oggigiorno la realizzazione delle fondazioni superficiali è precedute dallo sbancamento totale dell'intera area della costruzione fino al piano di posa: in questi casi porre sempre D=0

Nei pochi casi in cui D > 0 evitare di considerare la resistenza dello strato D di terreno (quindi non evidenziando l'apposita casella) quando detto strato di terreno è di riporto o con caratteristiche scadenti (i fattori di profondità verrano così resi ininfluenti).

Nel caso di platea estesa, ridurre le dimensioni della platea in modo da poter considerare rigida la platea (ad es. considerando una distanza dal pilastro pari a 3-4 volte lo spessore della platea).

In condizione drenata ed in presenza di falda, la profondità della falda pari a Dw=0 vuol dire che la falda è al livello del piano campagna.

Il calcolo in condizioni non drenate presuppone Ø' = 0 e per la coesione il valore c' = cu (resist. a taglio non drenata); va inoltre assegnato il peso sp. saturo del terreno.

Nelle formule trinomie impiegate per il calcolo della capacità portante non sono prese in conto le eccentricità dei carichi che, invece, vengono considerate in programma nelle verifiche del terreno di fondazione dei plinti ai fini della determinazione convenzionale dell'area reagente ridotta dell'impronta.

Nelle formule trinomie non vengono, inoltre, utilizzati i fattori di inclinazione dei carichi in quanto, sia per i plinti (quasi sempre collegati da travi) che per le travi rovesce e le platee, il loro effetto è neutralizzato dalle travi di collegamento (per i plinti) e dalla continuità strutturale (per travi rovesce e platee).

Nelle combinazioni sismiche le NTC 2018 consentono di trascurare le azioni inerziali del terreno e quelle della sovrastruttura. Di conseguenza è possibile utilizzare, anche nelle combinazioni sismiche lo stesso valore del carico limite calcolato per le combinazioni non sismiche.

Nel caso di terreno coesivo effettuare sia il calcolo in cond. non drenata sia in  cond. drenata (in questo caso considerare la falda presente a quota campagna: Dw=0)

Nel caso di terreno incoerente (o coerente in condizione drenata) la stima del parametro Ø risulta più determinante di qualsivoglia criterio adottato per il calcolo.

 

 


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