6.4 Esempio 4

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6.4 Esempio 4

ESEMPIO4_VISTA

 

Si vuole modellare una parete duttile che si innesta (insieme ad altri pilastri) in una trave di fondazione alla winkler.

Per ipotesi si assume che la parete trasmetta gli sforzi (che sono quelli di verifica nella sovrastruttura) alla fondazione mediante azione assiale e momenti flettenti CONCENTRATI nel baricentro della sezione rettangolare di attacco alla fondazione. Ciò equivale a modellare la parete (in maniera del tutto analoga a quello che si fa con i pilastri) come un semplice nodo (nodo n. 3 in figura) posizionato in pianta nel baricentro della sua sezione. Facendo questa semplice ipotesi si trascura la effettiva rigidezza che la parete esercita sul tratto di fondazione interessato (in questo caso lungo ben 3 metri). Oltre ad un grossolano errore di schema ciò comporterebbe enormi sollecitazioni (non realistiche) nel tratto di trave alla winkler interessato direttamente dalla parete. E' quindi necessario generare i due nodi (nodi 2 e 4 in figura) che delimitano gli estremi della parete in modo che la trave di fondazione sia costituita da 4 tronchi di trave (e non due come nella prima ipotesi approssimata). Per modellare la grande rigidezza della parete tra i nodi 2 e 4 è necessario generare due ulteriori travi fittizie che collegando i nodi 2-3-4 trasformino questo tratto di fondazione in un unico concio rigidissimo. Per fare ciò basta assegnare, nell'archivio sezioni travi, una sezione generica per dati (denominata LINK in questo esempio) che abbia una rigidezza Jz elevatissima (le altre rigidezze della sezione non interessano qui):

 

ESEMPIO4_LINK

 

Si noti che in questa sezione va posta pari a 0 la base di appoggio sul terreno in quanto l'appoggio sul terreno è già stato considerato nella trave alla winkler.

Si assegna quindi questa sezione fittizia alle due ulteriori travi (oltre alle due travi alla winkler) che collegano i nodo 2-3-4. In definitiva alle due travi alla winkler che interessano l'impronta  della parete sono state sovrapposte altre due fittizie al solo scopo di modellare la rigidezza della parete (le travi fittizie non verranno ovviamente armate ed i loro apporto sarà espresso solo in termini di sollecitazioni nei risultati). La circostanza della sovrapposizione verrà segnalata dal programma con apposito messaggio di attenzione all'avvio dell'esecuzione del calcolo.

In questo particolare esempio si sono assegnati come carichi nodali solo i carichi verticali concentrati nei tre baricentri delle sezioni (di due pilastri e della parete). Nella condizione di carico Permanente sono stati assegnati due carichi ripartiti (corrispondenti ad es a tompagni) ai due tratti di fondazione liberi dalle sezioni della parete e dei pilastri. Si raccomanda di controllare visivamente la disposizione ed il verso dei carichi assegnati selezionando come modalità di visualizzazione quella 'wireframe' o 'solido trasparente' tramite  gli appositi pulsanti di visualizzazione (nella barra superiore dei comandi)  

Si ricorda che nel caso di ulteriori combinazioni nodali di carico di tipo sismico è necessario che i momenti (e i tagli) trasmessi dai pilastri e dalle pareti siano amplificati come precisato nel §7.2.5 NTC.