Rischio idraulico

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Rischio idraulico

 

Il Rischio Idraulico rappresenta nel territorio la risultante dei fattori naturali ed antropici, nell'ambito di interesse costituito dalle reti di drenaggio superficiale, naturale, e da dinamiche idrologiche ed idrauliche, che caratterizzano le relazioni tra afflussi e deflussi nell'ambito del bacino idrografico; esso si identifica con la nota relazione :

 

 

in cui :

 

R = Rischio, entità del danno atteso in una data area, in un certo intervallo di tempo, al seguito del verificarsi di un evento calamitoso.

 

H = Pericolosità, ovvero la probabilità di occorrenza dell'evento calamitoso in un certo intervallo di tempo in una zona; tale elemento, inteso come valore complementare al fattore di sicurezza, è strettamente legato al tempo di ritorno (tempo nel quale l'intensità I viene superata mediamente una sola volta – nel caso delle piene I è la portata al colmo):

 

 

V = Vulnerabilità, ovvero il grado di perdita prodotto su un certo elemento esposto al rischio evento calamitoso.

 

E = Valore elemento di rischio ovvero il valore in termini monetari della proprietà e delle attività economiche a rischio in una data area.

 

D = Danno totale.

 

Alla luce delle definizioni di cui sopra, stabiliti i valori di rischio specifico (idraulico da esondazione), occorre definire una riduzione-mitigazione del rischio stesso, agendo sul fattore vulnerabilità-pericolosità del sito con una serie di interventi, ad esempio strutturali.

 

 

Quantificazione del rischio idraulico del sito

 

Nei fenomeni alluvionali, la stima della pericolosità "H" dell'evento di piena si valuta mediante analisi statistico-probabilistiche dei dati disponibili.

Essi sono dati di portata o di pioggia, che determinano la definizione delle aree vulnerabili e mappe di esondazione con tempi di ritorno prefissati.

La pericolosità può essere suddivisa in due classi :

 

Media : aree con eventi alluvionali con tempi di ritorno compresi tra 10 e

             100 anni;

 

Bassa : aree con eventi alluvionali con tempi di ritorno compresi tra 100 e

             300 anni.

 

 

 


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