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I plugin sono dei programmi che possono interagire con altri software in modo da ampliare o estendere le funzionalità originarie o possono essere usati in autonomia. E’ sufficiente creare una cartella Plugins in C:\Users\"Nome Utente"\AppData\Local\Apps\2.0\"codice alfanumerico"\"codice alfanumerico"\load_tion_"codice alfanumerico", scaricare il plugin e decompattarlo nella cartella creata.

 

Dove:

 

Nume utente è il nome dell'utente loggato;

Codice alfanumerico è un codice composto da lettere e numeri che varia in base al pc dell'utente.

 

 

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Sulla barra dei comandi di Loadcap si attiverà una nuova scheda denominata PLUGIN.

 

 

 

 

plugin2

 

 

 

 

 

EMBANKMENT

Attraverso questo Plugin, vedi Figura è possibile calcolare il cedimento dei rilevati con il metodo edometrico.

Pressione imposta sul rilevato,  sono i carichi agenti sul medesimo: “stradali ecc.”

Imposta piano di posa sbancamento, profondità della fondazione.

L'incremento netto al piano di posa verrà calcolato in automatico dal programma.

Distanza asse IV Punto: assegnata dall'utente

I cedimenti vengono calcolati in Asse, Centro, Piede ed in un punto stabilito dall’utente (IV punto) del quale viene appunto digitata la 'Distanza asse IV punto'.

Come dati di input della stratigrafia occorre assegnare: Il modulo edometrico ed il grado di sovraconsolidazione.

 

 

rilevati

Finestra modulo rilevati

 

OVERTURNING

Il calcolo si basa sulla valutazione dell’equilibrio di corpo rigido (EQU) della fondazione infinitamente rigida (sia flessionalmente che estensionalmente) rispetto alla rotazione intorno ai lati (spigoli) del poligono di impronta (base) della fondazione poligonale sul magrone di appoggio. Si tratta quindi di controllare se, per rispetto ad ogni lato del poligono, il rapporto tra il momento stabilizzante ed il momento ribaltante Mstab/Mrib  sia superiore al fattore di sicurezza parziale γR = 1.15 (nuove NTC 2017 ed andrà a completare l’ultima colonna dell’attuale tabella 6.5.I delle NTC 2008 che in effetti non contempla affatto la verifica a ribaltamento e che pertanto potrà assumersi  ancora γR = 1.0 fino all’emanazione delle nuove norme).

 

Si tratta in definitiva di effettuare un equilibrio alla rotazione intorno ad ognuno dei lati considerandoli come una cerniera lineare fissa proiettando tutti i momenti (ribaltanti e stabilizzanti) nel piano verticale ortogonale ai singoli lati di base escludendo qualsivoglia forza di reazione del terreno (che allo stato limite di rotazione rigida infatti è privo di contatto con la fondazione).

 

GEOMETRIA  E PESO DELLA FONDAZIONE

Il poligono di contatto della fondazione può essere assegnato come Rettangolare, Poligonale (fino a 24 lati) inscritto in una circonferenza di raggio qualsiasi, Poligonale generico (fino a 24 lati).  Nel caso di plinto circolare basta assegnare un poligono di 24 lati per ottenere una sufficiente approssimazione.

 

L’altezza della fondazione da assegnare si riferisce alla distanza verticale tra l’estradosso superiore su cui vengono applicati i carichi concentrati (sforzo normale, momenti e tagli) trasmessi dalla sovrastruttura (pilastri, pali, torri eoliche etc.) ed il piano di appoggio orizzontale di impronta della fondazione sul magrone. La fondazione può avere forma parallelepipeda sia semplice che a gradoni purchè i gradoni ammettano lo stesso baricentro in pianta della base di impronta (il peso complessivo della fondazione va calcolato a parte dall’utente, compresi eventuali sovraccarichi permanenti, ed è dal programma applicato sempre nel baricentro del poligono di base). Il peso della fondazione viene poi ridotto (automaticamente durante il calcolo) tramite il coeff. di parziale γR  = 0.9 previsto nella tabella 2.6.I NTC 2008.

 

 

RISULTATI

Il programma fornisce il momento ribaltante e quello stabilizzante relativi al lato di base del plinto tali da produrre il coeff. di sicurezza al ribaltamento più basso tra tutti i lati.  La verifica sarà positiva se detto coeff. risulterà non minore di 1.15 con riferimento alle NTC 2018 (sarà sufficiente 1.0 se il calcolo è riferito alle NTC 2008 ma il programma non lo prevede).

 

 

Calcolo Resistenza di progetto di fondazioni superficiali con il metodo pressiometrico e penetrometrico PQL

 

PQL consente di calcolare la resistenza di progetto di fondazioni superficiali da risultati di prove pressiometriche tipo Menard e penetrometriche statiche.

 

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Prova pressiometrica di tipo Menard

 

Consiste nell’introdurre nel foro di sondaggio una sonda cilindrica e nel farla espandere radialmente contro le pareti del foro, misurando la conseguente deformazione volumetrica del terreno. La prova viene eseguita in controllo di carico misurando la deformazione volumetrica corrispondente ad ogni incremento di carico.

 

Metodo pressiometrico

 

Le prove pressiometriche (PMT) sono delle prove di carico realizzate installando nel terreno ad una data profondità una sonda cilindrica dilatabile, facendola espandere gradualmente e misurando nel contempo pressioni e deformazioni. Il carico limite netto si determina come:

Qnet=Kp*ple*iβ*iδ

Con

kp: fattore portanza pressiometrica;

ple*: pressione limite netta equivalente;

iδ: coefficiente di riduzione di inclinazione dei carichi;

iβ: coefficiente di riduzione inclinazione pendio.

 

 

Metodo penetrometrico statico

 

La prova penetrometrica statica consiste nell’infiggere a pressione nel terreno una punta conica dotata di sensori, alla quale è connesso un sistema di acquisizione dati.

Il metodo penetrometrico utilizza i valori di resistenza alla punta del penetrometro statico. Il carico limite netto si determina come:

 

Qnet=Kc*qce*iβ*iδ

Con

 

kp: fattore portanza penetrometrica;

qce: resistenza alla punta equivalente;

iδ: coefficiente di riduzione di portanza dovuta all’inclinazione dei carichi;

iβ: coefficiente di riduzione di portanza dovuta all’inclinazione pendio.

Per entrambi i metodi per la resistenza di progetto sono state seguite le indicazioni dell’Eurocodice 7 (NF P94-261)

 

 

 

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