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Allo stato attuale delle conoscenze appare opportuno limitare l’apertura (o ampiezza) delle fessure in rapporto all’aggressività dell’ambiente, onde contrastare, unitamente al ricoprimento delle barre di armatura, la corrosione delle stesse.
Oltre alla suddetta esigenza di durabilità, la limitazione dell’entità delle fessure può essere importante per necessità di tipo estetico, o di tenuta stagna (per vasche e serbatoi si può evitare quasi sempre la posa di uno strato impermeabile se si contiene l’ampiezza delle fessure a non più di 0,1 mm).
Non verranno qui esaminati gli stati limite di decompressione e di formazione delle fessure, in quanto essi interessano essenzialmente le strutture precompresse.
Anche se il calcolo diretto dell’apertura delle fessure è poco sicuro dato il carattere altamente aleatorio della fessurazione, le NTC lo richiede espressamente indicando i valori nominali (w1=0,2 mm; w2=0,3 mm; w3=0,4 mm) da non superare in funzione delle condizioni ambientali, della combinazione di carico e della sensibilità delle armature.
Per le armature poco sensibili, quali quelle impiegate nelle strutture in c.a. normale, le NTC fissano i seguenti valori limite all’apertura delle fessure in funzione delle condizioni ambientali e della combinazione delle azioni:
Condizioni ambientali |
Combinazione di azioni |
Apertura fessure wm |
---|---|---|
a - ordinarie |
frequente |
≤ w3 |
quasi permanente |
≤ w2 |
|
b – mod. aggr. |
frequente |
≤ w2 |
quasi permanente |
≤ w1 |
|
c - molto aggr. |
rara |
≤ w1 |
frequente |
≤ w1 |
I prescelti valori nominali non devono essere superati da quelli di calcolo da calcolare nella zona di efficacia delle armature, e forniti dalla:
wd = 1,7 wm (4.1.38) NTC
in cui:
wm = εsm Δrm = valore medio apertura (4.1.39) NTC
εsm = deformazione media delle barre
Δrm = distanza media tra le fessure
Queste relazioni sono identiche a quelle già note del DM'96 il cui procedimento di valutazione è dettagliatamente illustrato nella Circolare [4] del 1997.
Le Istruzioni [2] del 2009 consentono di effettuare il calcolo con il metodo utilizzato nell'EC2 del 2005 che viene riportato quasi integralmente nelle istruzioni medesime e che si basa sulla seguente relazione:
wd = εsm Δsmax (C 4.1.15)
in cui:
Δsmax = distanza massima tra le fessure.
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