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In questo caso la retta r di misura giace nel piano a sforzo normale costante di progetto N = NSd . Per assicurarsi che l’origine O’ di tale retta di misura sia interna al dominio di resistenza, essa viene presa coincidente col punto di intersezione del piano N = NSd con la retta congiungente l’origine O con gli assetti principali 1 e 4. Il criterio di convergenza resta analogo a quello descritto nel paragrafo precedente, con la differenza che il piano Π parallelo all’asse N passa per il punto O' e che, quindi, a tale origine vanno riferiti gli angoli b. In altre parole, per ogni valore dello sforzo normale di progetto, gli angoli β vengono misurati in un sistema di riferimento costituito da una coppia di assi Mξ*,Mη* con origine nel punto O' come sopra definito e paralleli agli assi Mξ, Mη generali in figura. Quindi, ad ogni valore di N corrisponde un diverso piano di misura Mξ, Mη sia dell’angolo β che della sicurezza / .
Avviando il procedimento iterativo con un primo valore a1 di tentativo, si otterrà nel piano N = NSd un punto R1⎨NSd, Mξ1 , Mη1 ⎬ appartenente a Ψ, le cui componenti flettenti lette nel sistema di riferimento Mξ*,Mη* formeranno un angolo β1. Se tale angolo risulta uguale all’angolo β formato dal piano Π, il punto R1 risolve il problema; in caso contrario, si dovrà incrementare a ed iterare il procedimento fino a convergenza, come già illustrato nel paragrafo precedente.
Il programma è inoltre in grado di rappresentare graficamente sia i domini di resistenza ultima Mx-My a sforzo normale N costante con N uguale ai valori assegnati alle singole combinazioni di carico, sia il dominio tridimensionale N-Mx-My rappresentativo della resistenza ultima della sezione rispetto a qualsiasi sollecitazione che produca tensioni normali.
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