Tensioni normali

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Tensioni normali

In linea generale il calcolo delle tensioni in esercizio è alquanto complesso dovendo tenere conto non solo delle combinazioni dei carichi esterni sopra definite, ma anche, se necessario, degli effetti della viscosità, del ritiro, delle variazioni termiche e delle deformazioni impresse di altra origine (cedimenti vincolari, etc.).

Sulla base delle azioni di progetto rare e quasi permanenti SLE vanno calcolate e tensioni massime nel calcestruzzo e nell'acciaio che devono essere inferiori ai limiti imposti dalle NTC nel § 4.1.2.2.5 (0.6 fck per comb. rare 0.45 fck  per comb. quasi permanenti e 0.80 fyk  per l'acciaio).

La circolare NTC indica che per azioni di breve durata (comb. rare) il calcolo può essere effettuato con il metodo n in cui il coeff. di omogeneizzazione è ottenuto dal rapporto tra il modulo elastico dell'acciaio Es = 2100000 daN/cm² e quello medio del calcestruzzo Ec dato dalla (11.2.5) delle NTC (ad esempio per un calcestruzzo C25/30 si ha n=2100000/314750 = 6.67 ). Nel programma il coefficiente n può essere immesso direttamente nell'archivio dei materiali in corrispondenza della classe di calcestruzzo di interesse.

Per le azioni di lunga durata (comb. quasi permanenti) può essere impiegato (se si ritiene possibile un'unica verifica indipendente dal tempo) il metodo n con n=15; in caso contrario va effettuato un calcolo in cui venga preso in conto il coeff. di viscosità F definito nel §11.2.10.7 delle NTC.

Il presente programma è in grado di eseguire il calcolo delle tensioni con i due seguenti due metodi:

 

Metodo semplificato: viene utilizzato il coeff. di omogeneizzazione n (da settare nell'archivio dei dati materiali) sia per comb. rare che quasi permamenti.

Metodo AAEM tiene conto sia del coeff. di viscosità F che del coeff e di ritiro. Il metodo EM è visto dal programma come un caso particolare del metodo AAEM.

 

 

 


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