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Allo scopo di evitare fenomeni di microfessurazione che riducono la durabilità, vanno in ogni caso limitate le massime tensioni di compressione nel conglomerato, sotto le combinazioni di carico rare, entro il limite: sc < 0.60·fck
Analoga limitazione: sc < 0.45·fck va garantita sotto le combinazioni quasi permanenti allo scopo di evitare deformazioni viscose eccessive o non prevedibili con calcolo lineare.
Indipendentemente dal tipo di condizione ambientale assunta, la tensione di trazione nelle armature ordinarie in combinazione rara non deve superare 0,80·fck. Questa limitazione è volta principalmente ad evitare che, in conseguenza di un calcolo operato con ridistribuzione dei momenti flettenti allo stato limite ultimo (come quello consentito per le travi continue o alle travi di telai a nodi fissi), i momenti flettenti in combinazione rara producano lo snervamento dell’acciaio in esercizio.
Il programma, a scelta dell'utente, fissa due modalità di calcolo delle tensioni in ogni data sezione (selezionabili nelle opzioni di calcolo dei Dati Generali):
•Calcolo tensioni e ampiezza delle fessure in sezione sempre fessurata (scelta di default)
•Calcolo in sezione omogenea non fessurata (con cls. reagente sia a trazione che a compressione) nel caso in cui, in nessura combinazione di esercizio, la tensione di trazione risulti inferiore a fctm.
•Calcolo in sezione sempre fessurata se la precedente circostanza non sia verificata.
Per il calcolo delle tensioni in combinazione quasi permanente la norma da la possibilità di un calcolo semplificato omogeneizzando le armature con n= 15. Tale semplificazione equivale a considerare un effetto viscoso forfettizzato nel coefficiente n, trascurando il ritiro e le altre possibili coazioni impresse, fronteggiate in maniera indiretta dai minimi d’armatura fissati in normativa.
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