Procedimento di calcolo

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Procedimento di calcolo

 

Il calcolo di un pozzo di diametro e lunghezza prefissata, sollecitato da un definito sistema di forze esterne agenti alla quota intradosso del plinto di fondazione (comprensivo dell'eventuale spinta delle terre esercitata da materiali instabili) avviene per successive iterazioni in base allo schema seguente:

 

a)imposizione di uno spostamento verticale e di una rotazione attorno al centro di rotazione di primo tentativo;

b)stima degli spostamenti normali e tangenziali indotti in corrispondenza del baricentro di ogni elemento in cui è suddiviso il pozzo;

c)calcolo delle reazioni normali e tangenziali lungo il fusto e alla base del pozzo in funzione dello spostamenti stimati al punto b); per quanto riguarda i moduli di reazione di Winkler si fa riferimento inizialmente riferimento ai valori kwo;

d)verifica delle condizioni di equilibrio alla traslazione verticale, orizzontale e alla rotazione attorno al centro di rotazione; se tale verifica non è soddisfatta il calcolo di cui ai punti a), b), c) e d) è ripetuto con altri valori degli spostamenti verticali e delle rotazioni, o variando la posizione del centro di rotazione, fino a convergenza;

e)stima del grado di mobilitazione p/pu in corrispondenza di ogni elemento in cui è suddiviso il pozzo e verifica della congruenza dei moduli di reazione di Winkler; se, i moduli di primo tentativo, non sono congruenti con il grado di mobilitazione indotto, la procedura di calcolo di cui ai punti precedenti viene ripetuta fino a convergenza.

 

Il calcolo finale, a convergenza ottenuta, fornisce:

 

− i valori degli spostamenti verticali, orizzontali e delle rotazioni del pozzo;

− l'andamento lungo il fusto delle sollecitazioni assiali, flessionali e di taglio;

− i valori lungo il fusto e alla base delle reazioni normali e tangenziali mobilitate e il relativo rapporto con la rispettiva reazione limite (plim) o (τlim);

− i valori del rapporto tra i moduli secanti e i moduli tangenti iniziali;

− la dimensione della parte reagente della base del pozzo;

− la profondità del centro di rotazione del pozzo.

 

Il calcolo, per lo stesso pozzo, può essere ripetuto con diversi valori delle forze esterne applicate alla quota di intradosso del plinto di fondazione fino al raggiungimento delle condizioni di rottura, quando in tutti gli elementi, in cui è suddiviso il pozzo, si raggiungono le condizioni p/plim e τ/τlim uguali al 100%; se le forze esterne vengono fatte aumentare applicando un coefficiente moltiplicativo costante, via via crescente, oltre ad analizzare in termini di sollecitazioni e spostamenti la condizione di carico di esercizio, è possibile valutare il carico limite (Nlim) e il coefficiente di sicurezza convenzionale della fondazione definito come rapporto tra Nlim e il carico di esercizio (N).

 

 

 


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