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Nel metodo sismico down hole (DH) viene misurato il tempo necessario per le onde P e S di spostarsi tra una sorgente sismica, posta in superficie, e i ricevitori, posti all’interno di un foro di sondaggio (figura 1, 2).
Figura 1 – Schema down hole ad un solo ricevitore
Figura 2 – Schema down hole a due ricevitori
Le componenti indispensabili per una misura DH accurata consistono:
1. una sorgente meccanica in grado di generare onde elastiche ricche di energia e direzionali;
2.uno o più geofoni tridimensionali, con appropriata risposta in frequenza (4,5-14 Hz), direzionali e dotati di un sistema di ancoraggio alle pareti del tubo-foro;
3.un sismografo multi-canale, in grado di registrare le forme d’onda in modo digitale e di registrarle su memoria di massa;
4.un trasduttore (trigger) alloggiato nella sorgente necessario per l’identificazione dell’istante di partenza della sollecitazione dinamica mediante massa battente.
Durante la perforazione, per ridurre l’effetto di disturbo nel terreno, i fori vengono sostenuti mediante fanghi bentonici e il loro diametro viene mantenuto piuttosto piccolo.
I fori vengono poi rivestiti mediante tubazioni, generalmente in PVC, e riempiti con una malta a ritiro controllato, generalmente composta di acqua, cemento e bentonite rispettivamente in proporzione di 100, 30 e 5 parti in peso.
Prima di ogni cosa, è però importante assicurarsi che il foro sia libero da strozzature e che il tubo di rivestimento non presenti lesioni.
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