<< Click to Display Table of Contents >> Navigation: 1 MODELLAZIONE > 1.3 Pilastri > 1.3.1 Conci rigidi pilastri |
Quasi sempre le dimensioni trasversali delle aste di un telaio in c.a. non sono trascurabili rispetto alla dimensione longitudinale delle stesse. Se a ciò si aggiunge che spesso le linee d'asse delle aste che convergono nei singoli nodi non ammettono un unico punto di intersezione in cui fissare la posizione del nodo stesso nasce l'esigenza di definire per ogni asta un tratto deformabile e due tratti rigidi che collegano i punti di estremità della linea d'asse del tratto deformabile ai due nodi di competenza dell'asta. Avendo fissato nel presente programma la posizione del nodo superiore del pilastro (nodo iniziale dell'asta) coincidente con il baricentro della sezione superiore del pilastro posta alla quota di estradosso dell'impalcato il concio rigido superiore del pilastro è sempre verticale e definito dai conci rigidi delle travi convergenti nel nodo stesso. Nel telaio di figura 10.1 sono indicati a tratto rosso di grosso spessore i conci rigidi sia dei pilastri che delle travi che collegano i nodi agli assi dei tratti deformabili. Il pilastro di sinistra al piano superiore è l'unico che presenta un concio rigido inferiore (tratto orizzontale inferiore in fig. 10.1) a causa del dissallineamento dell'asse rispetto al pilastro sottostante. Si noti che il programma consente di disporre le travi in modo che l'estradosso delle stesse coincida con la quota dell'impalcato e quindi anche con quella dei nodi di piano.
Figura 10.1 - Conci rigidi e tratti deformabili delle aste
Nel caso in cui sullo stesso pilastro (pilastri centrali in figura) convergano travi aventi sezioni di differente altezza il concio rigido superiore del pilastro viene assunto di lunghezza pari alla media delle altezze delle sezioni. Una volta individuati i conci rigidi risultano definite nella strutture delle zone indeformabili (rappresentate a tratteggo in figura) definite in normativa come nodi che si comportano come corpi rigidi. Le tradizionali sollecitazioni interne (Momento flettente, taglio, sforzo normale e torsione) vengono calcolate, di conseguenza, solo lungo i tratti deformabili delle aste (in particolare nelle sezioni estreme) rinunciando alla loro definizione all'interno dei nodi.
La definizione dei conci rigidi comporta una maggiore rigidezza della globale della struttura con conseguenze dirette ad esempio sui valori dei periodi propri ottenuti dall'analisi modale, e maggiori valori delle forze sismiche.
In figura 11.1 oltre ai conci rigidi convergenti nel nodo superiore K generati dalla presenze di due travi il programma assume automaticamente un concio rigido che collega verticalmente il nodo L' di attacco del pilastro all'estradosso della fondazione al nodo L in cui viene concentrata la rigidezza elastica del terreno (modellato alla winkler). Ciò consente di considerare nel calcolo la rotazione rigida del plinto superficiale (modellato come un corpo rigido); rotazione che, a causa del notevole spessore del plinto influenza sensibilmente gli sforzi nella sovrastruttura.
Figura 11.1 - Esempio di pilastro con conci rigidi
Deselezionando l'opzione "Generazione automatica conci rigidi" (attiva per default) è sempre possibile, ma non consigliato, evitare la presenza dei conci rigidi nelle aste (se la deselezione avviene prima dell'immissione delle aste) o modificare manualmente le dimensioni dei conci (se la deselezione avviene ad aste già inserite). Per i pilastri è possibile modificare solo le componenti dei due conci disposte lungo l'asse x longitudinale del pilastro. Nel caso di pilastri contigui disassati (figura 8.1 e prima stilata in figura 10.1) il programma genera in ogni caso le componenti orizzontali del concio rigido inferiore in quanto tutti i pilastri devono essere sempre agganciati ai piani contigui di competenza. Lo stesso dicasi per pilastri collegati a plinti rigidi di fondazione (figura 11.1).
Per un affinamento nella modellazione (per variare la lunghezza del concio rigido superiore o introdurre una componente verticale al concio rigido inferiore) può essere utile modificare le dimensioni dei conci rigidi generate automaticamente dal programma. In tal caso possono essere assegnate direttamente dette dimensioni dei conci dopo avere deselezionato la "generazione automatica dei conci rigidi" (finestra dati generali) preferibilmente dopo aver eseguito un preventivo calcolo il dimensionamento con valori soddisfacenti per sforzi ed armature.