8.7 ESEMPIO 7

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8.7 ESEMPIO 7

ESEMPIO7_VISTA

 

 

Questo esempio viene fornito anche per illustrare il procedimento di importazione dei piani da file DXF.

Si parte sempre dalla definizione dei dati iniziali nella finestra dei Dati Generali (in questo caso basta definire il numero dei piani e il tipo di calcolo).

Per importare la pianta dei pilastri e dei fili fissi è stato predisposto un file in formato DXF denominato ESEMPIO7.dxf nella cartella \IMPORTAZIONI DXF che ha il seguente aspetto nel programma CAD utilizzato:

 

ESEMPIO7_CAD  

 

Nel disegno architettonico sono stati creati due nuovi layer. Il primo è stato chiamato LINEE e in esso si sono tracciati anzitutto il cerchio per indicare l'origine degli assi di riferimento nel programma  e poi i fili fissi ed altre linee che si ritengano utili nella successiva fase di generazione del modello di calcolo (le linee possono essere anche omesse). Il secondo layer è stato denominato PILASTRI e contiene i pilastri tracciati mediante polilinee chiuse: attenzione a non inserire più lati del minimo numero necessario; attenzione a non tracciare più polilinee in sovrapposizione sullo stesso pilastro. Nodi privi di pilastri possono essere inseriti mediante entità Punto. Ulteriori dettagli sull'importazione sono presenti nel precedente paragrafo 2.2.1 File.

Dal menu File si seleziona la voce "Importazione da file DXF" e  si compila per il piano 1 la finestra di generazione:

 

ESEMPIO7_IMPORT

 

Chiudendo la finestra il modello schematico del primo impalcato viene generato nel programma. Esso va completato aggiungendo le travi (utilizzare il pulsante "Crea nuova trave" per l'input grafico delle travi), i solai etc.

Per il piano superiore è conveniente copiare l'intero piano inferiore già importato mediante il pulsante "Copia Piano" e modificare i soli elementi diversi.

Il numero dei 'pannelli di taglio' inseriti nel piano cantinato possono, in questo caso, non essere sufficienti a considerare la fondazione come scatola rigida. Nei dati sismici, pertanto, oltre a considerare la struttura come non regolare sia in pianta che in altezza è opportuno ridurre il fattore di comportamento rispetto a quello che spetterebbe all'edificio incastrato al primo livello di piano. Trattandosi di pochi impalcati può essere preferibile, tutto sommato, calcolare l'edificio in modalità non dissipativa (q=1.5) con minori oneri di calcolo e di realizzazione dei dettagli costruttivi.  

 

 

 


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