I nodi sono i punti di inserimento o di connessione di tutti gli elementi resistenti previsti in programma e che verranno descritti dettagliatamente nel seguito. Ogni nodo è definito dalle tre coordinate cartesiane e di norma appartiente ad un piano (detto anche impalcato o orizzontamento) dell'edificio sia di elevazione che di fondazione. Le coordinate del singolo nodo sono riferite ad un sistema generale di riferimento X, Y, Z unico per l'intero edificio e caratterizzato dall'asse Z sempre verticale con verso positivo verso l'alto. Nella fase di primo inserimento dei dati tutti i nodi appartenenti ad un piano vengono posti alla quota (coordinata Z) del piano stesso cioè quella dell'estradosso (superficie superiore) dell'impalcato. Successivamente è sempre possibile modificare singolarmente la quota Z dei singoli nodi di un piano a condizione, però di deselezionare la comoda opzione di piano rigido in corrispondenza del piano in cui ricade il nodo. Ai nodi appartenenti al piano di fondazione è possibile collegare travi di fondazione su molle elastiche alla Winkler, pali, plinti superficiali e su pali. Ognuno dei campi quadrilateri costituenti l'eventuale platea nel piano di fondazione è definito a mezzo di 4 nodi.
Ogni nodo è caratterizzato da 3 gradi di libertà alla traslazione nelle direzioni X, Y, Z degli assi generali e da 3 gradi di libertà rotazionali intorno ai medesimi assi. Questi gradi di libertà possono essere vincolati con vincoli fissi o elastici. I nodi appartenenti ad un piano rigido, necessariamente orizzontale, vengono vincolati alla traslazione X ed Y ed alla rotazione intorno a Z di un unico nodo rappresentativo del piano (nodo master).
Nei nodi vengono pure concentrate le masse dei carichi permanenti e variabili a partire dalle quali vengono valutate le forze sismiche applicate alla struttura sempre e solo in corrispondenza degli stessi nodi. Nel caso di piano rigido tutte le masse appartenenti al piano vengono concentrate nel nodo master consentendo una notevole semplificazione del calcolo e con notevole riduzione del tempo di elaborazione.
Ad ogni grado di libertà non vincolato di ciascun nodo corrisponde un'equazione di equilibrio della struttura; il sistema lineare delle equazioni viene costruito sulla base del metodo delle deformazioni.