1.10.3 Graticci di travi su pali

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1.10.3 Graticci di travi su pali

La diffusione dei pali di diametro medio-grande ha reso conveniente realizzare un numero di pali uguale a quello dei pilastri facendo coincidere l'asse dei pali con quello dei pilastri. Risulta spontaneo in questo caso realizzare, specie in zona sismica, il collegamento delle testate dei pali mediante robuste travi tali da contenere, nel proprio ingombro, le impronte dei pilastri e dei pali (figura 39.1). In pratica l'inserimento dei pali avviene (selezionando per ogni nodo la voluta tipologia di pali tra quelle presenti in archivio [§ 2.2.21]) negli stessi nodi del piano di fondazione in cui già sono presenti i pilastri.

Figura 39.1 - Esempio di graticcio su pali

Figura 39.1 - Esempio di graticcio su pali

 

 

 

Le travi del graticcio hanno in genere sezione rettangolare e di regola va posto nullo il valore del coefficiente di sottofondo (kw=0) nell'archivio sezioni travi (§ 2.2.17)cui le travi medesime fanno riferimento (sempre a causa della scarsa portanza del terreno superficiale). Anche per le travi del graticcio dovrebbe valere la novità introdotta al punto 6.4.3 delle NTC che consente di prendere in considerazione il contributo alla portanza verticale delle travi sulla base di una valutazione della sua aliquota tramite un apposito studio di interazione.

 

 

 


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