<< Click to Display Table of Contents >> Navigation: 2 Ambiente di lavoro > 2.2 Menu principali > 2.2.20 Archivio tipologie Plinti |
E' possibile archiviare sia plinti superficiali che plinti su pali predefiniti. In uno stesso progetto però non possono coesistere plinti superficiali con plinti su pali per espressa indicazione normativa (§ 7.2.1 NTC). La singola tipologia di plinto può essere inserita (in corrispondenza del suo baricentro) nel piano di fondazione in un qualsiasi nodo della scheda Nodi-Pilastri (§ 2.2.5).
Plinti superficiali
I dati richiesti per i plinti sono quelli esposti nella figura sottostante e visualizzati nelle caselle grafiche. Si fa osservare che il coefficiente di sottofondo Kwinkler (daN/cm³) va assegnato in funzione delle dimensioni dell'impronta sul terreno oltre che dalle caratteristiche di deformabilità: se ne raccomanda una sua accorta determinazione anche mediante l'uso del programma di servizio descritto nel § 4.6. Anche il valore della pressione limite del terreno può essere stimata preventivamente col programma di servizio illustrato nel § 4.3. Nel caso di terreno argilloso i cedimenti di consolidazione potranno essere calcolati, separatamente e dopo il calcolo delle sollecitazioni SLE, mediante gli appositi programmi di servizio inclusi in questo programma. Per la verifica a scorrimento del plinto va altresì assegnato l'angolo di attrito efficace per la verifica in condizioni drenate e la coesione nel caso di fondazione sotto falda.
Plinti su Pali
Sono previsti vari tipologie di plinti su pali (§ 1.10.1). Nella sottostante figura è visualizzata quella che prevede n. 4 pali. Per ogni tipologia di plinto va scelta una tipologia di pali tra quelle definite nell'archivio tipologie pali (§ 2.2.21). I pali sono previsti sempre verticali e tutti uguali per ogni tipo di plinto. La misura del Franco F si pone pari di solito al ragggio dei pali. I coeff. di efficienza per carichi assiali Ev e trasversali Eh possono essere variati per ogni singola tipologia assegnata. Il coeff. di efficienza Ev=Qg/(n Qlim) del gruppo di pali per carichi assiali è il rapporto tra il carico Qg totale sopportabile dal gruppo di pali ed n volte il carico assiale limite del singolo palo (n = numero di pali del plinto). Per terreni sabbiosi Ev può essere posto sempre =1. Per terreni argillosi è sempre < 1 e, per un numero di pali limitato come quelli dei plinti su pali predefiniti, può essere calcolata col metodo di Feld che fornisce i seguenti valori:
2 pali=0,938; 4 pali=0,875; 5 pali=0,80; 6 pali=0,77; 8-9 pali=0,722.
Il coeff. di efficienza Eh=Hg/(n Hlim) del gruppo di pali per carichi trasversali (di difficile valutazione) è il rapporto tra il carico Hg totale sopportabile dal gruppo di pali ed n volte il carico trasversale limite del singolo palo (n = numero di pali del plinto). Questa efficienza diminuisce all'aumentare del numero di pali ed all'aumentare degli spostamenti orizzontali. Se si effettua un calcolo lineare valori approssimativi possono essere tratti da abaci (ad es. quelli di Mandolini-Viggiani-Russo). Stante la difficoltà di definire con precisione l'efficienza Eh , anche per la mancanza di estese conferme sperimentali, si consiglia il seguente criterio pratico:
- Per interasse medio tra i pali pari a 3d porre Eh = 0.7.
- Per interasse medio tra i pali pari a 6d porre Eh = 1.0.
- Per interasse medio tra i pali intermedio tra 3d e 6d porre Eh = al valore interpolato tra i due precedenti.
Evitare assolutamente di porre i pali ad interasse < 3d.
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