Importazione delle tracce

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Importazione delle tracce

In questa sezione vengono importati nel programma i dati da elaborare. E' possibile importare le tracce dai file standard SEG-2 (sia con estensione .sg2 che .dat) o dai file di testo.

 

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E' possibile importare più tracce nello stesso progetto e spostarne l'ordine in base alle esigenze. In caso di necessità è anche possibile invertire automaticamente l'ordine delle tracce mediante l'apposita opzione. L'importazione di file multipli può avvenire:

 

inserendo le nuove tracce in coda a quelle esistenti;

inserendo le nuove tracce prima di quelle esistenti;

interponendo le nuove tracce a quelle  esistenti.

 

Nel caso si stiano importando le tracce da un file SEG2, nel controllo di riepilogo, sulla sinistra della finestra, sono riportate tutte le informazioni registrate dallo strumento in fase di acquisizione compreso il tempo di campionamento.

Per importare le tracce da uno o più file di testo è necessario che i dati in essi riportati seguano una convenzione. Se ogni file contiene una singola traccia, esso deve essere composto da righe su ognuna delle quali è presente il dato associato al campione acquisito. Se un file contiene più tracce, queste devono essere organizzate per colonne in cui il separatore predefinito è il carattere ";". E' comunque possibile impostare un carattere diverso da considerare come separatore delle tracce mediante l'apposita finestra di riepilogo che compare dopo l'apertura del file.

 

Dopo che l'importazione delle tracce si è conclusa e queste sono state rappresentate sul grafico, è possibile deselezionare la tracce da escludere nel calcolo agendo sul controllo di riepilogo presente sulla sinistra. Inoltre, è possibile limitare il tempo di acquisizione e individuare la parte utile dei segnali acquisiti per tagliare le tracce da analizzare. Per eseguire un taglio è sufficiente selezionare la parte utile della traccia direttamente sul grafico e confermare la selezione premendo il pulsante Ok. Il taglio è applicato alla zona selezionata utilizzando una legge di decadimento logaritmica che si estende su un massimo 20 campioni.

 

Infine, I pulsanti "Annulla" e "Ripristina", presenti sulla barra del pannello di selezione di sinistra, consentono di operare con più flessibilità.

 

Per eseguire il calcolo è necessario impostare l'interdistanza dei geofoni e il periodo di campionamento delle tracce. Se si sono importate le tracce da un file SEG-2 il periodo di campionamento è automaticamente determinato ed impostato dal programma.

 

Altre operazioni che possono essere effettuate in questa fase sono:

esportare l'immagine visualizzata;

adattare le dimensioni dei testi;

operare sul grafico con gli strumenti di zoom, pan etc.

 

Offset

Per offset s'intende la distanza tra il punto di energizzazione ed il primo geofono della stesa sismica. Anche se viene graficizzata la sua posizione, l'offset non influisce sull'interpretazione e per questo motivo,in EasyMasw, non viene richiesto nei dati di input.  In altri termini se si varia l'offset lo spettro non si modifica.

L'offset invece è molto importante in fase di acquisizione del segnale, acquisizioni con offset diversi sulla stessa linea sismica forniscono spettri più o meno diversi, molto dipende dalla complessità litologica tra il punto di battuta e l'ultimo geofono posizionato sulla linea sismica.

In linea di principio si  può affermare che all'aumentare dell'offset si perdono informazioni sul primo strato a vantaggio degli strati più profondi, se l'offset e lo stendimento (< 40-50 m) sono piccoli si rischia, in fase di acquisizione, di perdere informazioni in profondità.

Numerose esperienze per quest'ultimo caso (vicinanza dell'offset al primo geofono) hanno dimostrato la presenza di disturbi del segnale dovuti alla sovrapposizione delle onde P,S ed R.

E' buona norma effettuare le acquisizioni con "offset minimo" di regola si adotta la formula:

 

offset = (3-4 volte) x interdistanza dei geofoni  (non minore di  4 m)

 

E' consigliabile comunque effettuare più acquisizioni variando l'offset dal minimo ad una distanza pari alla metà dello stendimento, l'elaborazione dei segnali acquisiti variando l'offset fornisce un quadro generale migliore su sui fare l'interpretazione.

I dati importanti che l'operatore deve fornire in input al programma sono:

 

- interdistanza geofoni (m), se non viene fornito alcun dato si assegna 1 m;

- tempo di campionamento (s), generalmente è un dato che si legge dal file dell'acquisizione (ordine di grandezza 0.001 secondi)

- tempo di acquisizione (s), dato fornito dal file di acquisizione (circa 2.0480 secondi)

 

Nella seguente immagine viene rappresentato lo spettro frequenza-velocità di un'acquisizione:

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Esaminando visivamente l’immagine sopra si può notare una variazione a bande di passaggio, tra la zona di massimo (rossa) e la zona di minimo (blu), dovuta al numero di livelli con cui il software disegna lo spettro che di default è impostato a 20.

clip0042

 

Se il numero di livelli viene impostato a 60 si ottiene uno spettro molto più sfumato (vedi immagine), la variazione di livelli produce solo un effetto grafico e non incide sui calcoli.

clip0043

Per dimostrare quanto esposto sopra, si riporta di seguito la stessa elaborazione eseguita con un altro software che consente di variare la posizione dell'offset

clip0045

 

si può evincere che variando l'offset da 5 a 50 m lo spettro non si modifica, tra i due software cambia solo la grafica (dal confronto, EasyMasw fornisce uno spettro meglio definito anche alle alte frequenze)

I dati essenziali che non bisogna modificare sono: distanza intergeofonica, tempo di campionamento, durata del segnale acquisito; la manipolazione di questi dati falsa l'interpretazione.

La seguente immagine dimostra come variando la distanza intergeofonica da 1 metro (parametro dell'acquisizione) a 2 metri (valore inserito dall'operatore in EasyMasw) lo spettro cambia, questo parametro influenza il calcolo, bisogna fare molta attenzione per non falsare le interpretazioni.

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