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Questa tipologia di calcolo selezionabile nella finestra dei dati generali, concerne il calcolo delle frecce in una trave isostatica. Scopo del calcolo è la valutazione analitica dello stato limite di deformazione in esercizio (S.L.E.) di una singola trave appartenente ad un telaio in corrispondenza di una data combinazione di esercizio.
Dopo aver calcolato il telaio cui la campata appartiene, sono note le coppie iperstatiche da applicare alla trave in corrispondenza degli appoggi di estremità per rendere isostatica la trave stessa e, di conseguenza, operativo il procedimento di calcolo di cui trattasi. La valutazione delle deformazioni operata dal programma tiene conto della fessurazione e dei fenomeni reologici del calcestruzzo (metodo AAEM).
Vengono altresì verificate le tensioni normali e l’apertura delle fessure di tutte le sezioni medie dei conci in cui viene discretizzata la trave. Si elencano nel seguito tutti i dati di input da assegnare nella scheda dati travi in figura.
Per poter successivamente avviare il calcolo, premettendo che la trave è qui schematizzata come costituita da uno o più tronchi ognuno dei quali è caratterizzato da una sezione predefinita a geometria ed armatura costante:
Selezionare la directory in cui sono contenuti i files delle sezioni: prima di poter utilizzare il presente sottoprogramma è necessario aver preventivamente calcolato le sezioni predefinite dei vari tronchi di trave in cui si intende suddividere la trave. I files delle sezioni (tutti con estensione *.sez) devono trovarsi (o essere copiati) in un’unica directory per poter essere selezionati nel presente input.
Nell’esempio di Fig. sono state utilizzate due sezioni tipo i cui files sono contenuti entrambi nella directory ‘\GEOSTRU_2018’ con le denominazioni R_Retta.sez (quella attribuita al primo tronco) e W_retta.sez (quella attribuita al secondo tronco).
Effettuata la selezione della directory nella finestra di dialogo (in alto a sinistra) è possibile controllare, nella lista di files esposti a destra, la presenza dei files delle sezioni già predisposti.
•Tipologia della combinazione di carico: va specificato il tipo di combinazione di esercizio (rara, frequente, quasi permanente) in riferimento al quale verranno verificate le tensioni normali e l’apertura delle fessure di tutte le sezioni medie dei conci in cui verrà discretizzata la trave.
•Trave su due appoggi: è la prima delle due tipologie di trave isostatica previste. L’appoggio di sinistra è fisso, quello di destra è scorrevole per garantire l’isostaticità anche nei confronti delle deformazioni assiali (il programma calcola infatti anche gli spostamenti assiali sotto assegnati sforzi normali attribuibili ai tronchi e, quindi, può essere utilizzato anche per il calcolo delle deformazioni dei pilastri in fase elasto-viscosa).
•Mensola con incastro a sinistra: è la seconda delle due tipologie di trave isostatica previste.
•N° tronchi di trave a sezione costante: alla stessa trave possono essere attribuiti fino a 10 tronchi a sezione costante. I tronchi si susseguono da sinistra a destra e ad ognuno di essi andrà successivamente attribuita una sezione costante, un carico uniformemente ripartito, uno sforzo assiale baricentrico costante.
•Passo medio di discretizzazione della trave: può essere fissato a discrezione dell’utente purché non inferiore a 5 cm. Si consiglia di assegnare un passo non superiore all’altezza utile minima delle sezioni considerate.
•Coppia all’appoggio sinistro: ha segno positivo se antioraria. Questo campo di input compare solo se la trave è del tipo isostatica sui due appoggi di estremità. Nel caso di trave estratta da un telaio iperstatico (o da trave continua) questa coppia corrisponde al momento di incastro trasmesso dal nodo alla sezione di estremità sinistra della trave.
•Coppia all’appoggio destro: ha segno positivo se oraria. Nel caso di trave estratta da un telaio iperstatico (o da trave continua) questa coppia corrisponde al momento di incastro trasmesso dal nodo alla sezione di estremità destra della trave.
•Nome sezione: per ogni tronco di trave va selezionata la sezione nell’apposita lista a discesa che si trova in ogni cella in corrispondenza di questa colonna della griglia. L’elenco contiene ovviamente tutti i files con estensione *.sez contenuti nella directory preventivamente selezionata.
•Lunghezza tronco: va espressa in cm.
•Py: carico uniformemente ripartito agente sul singolo tronco di trave. Il segno è positivo per carico diretto verso il basso.
•N: sforzo normale costante per la lunghezza del singolo tronco. Il segno è positivo se lo sforzo è di compressione. Si sottolinea che lo sforzo normale da assegnare non va confuso con il carico assiale uniformemente distribuito cui input non è qui previsto.
•Dati relativi ai carichi verticali concentrati (se previsti): Possono essere assegnati fino a 10 carichi verticali concentrati, positivi se diretti verso il basso, mediante l’assegnazione dell’ascissa (riferita all’estremo di sinistra della trave) e dell’intensità del carico.
NB - I pesi propri dei tronchi di trave non vengono conteggiati automaticamente: se si vogliono conteggiare vanno inclusi nei carichi da assegnare py. Lo sforzo normale N assegnato ai singoli tronchi è sempre considerato applicato nel baricentro della sezione di solo calcestruzzo e costante nei singoli tronchi (positivo se di compressione).
NB - I files delle sezioni relative ai singoli tronchi devono trovarsi nella stessa directory. Tale prescrizione non vale ovviamente se per l'intera lunghezza della trave si utilizza un'unica sezione trasversale (trave ad armatura costante).
- I files delle sezioni relative ai singoli tronchi devono appartenere alla tipologia 1 (sez. predefinite) o alla tipologia 2 (generiche) con sollecitazioni rette.
- Col presente programma possono essere calcolate anche le frecce di singole campate appartenenti a travi continue o a telai a condizione di assegnare (oltre ai carichi verticali) i momenti iperstatici (ottenuti dalla risoluzione in fase elastica dell'intera struttura) ai due estremi appoggiati della campata.
- Il calcolo è svolto col metodo AAEM che tiene conto dei valori dei coeff. di viscosità, ritiro e invecchiamento (quest'ultimo da porre di solito = 0,8) assegnati alle singole sezioni impiegate nei dati sui materiali.
- Si possono sommare separatamente (con due distinti calcoli) le frecce a lungo termine dovute ai carichi permanenti comprensivi dei pesi propri (in combinazione quasi permanente) e quelle dovute ai soli accidentali (frecce a breve termine in comb. rara con sezioni da assegnare come Sempre Fessurate).
- Se la finalità del calcolo è quella di limitare la freccia massima in campata nei dati del calcestruzzo va assegnato il frattile inferiore della resistenza a trazione = 0,7 fcfm. Se invece il calcolo si propone la valutazione della controfreccia da impostare in fase di costruzione occorrerà assegnare il valore medio fcfm della resistenza a trazione.
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