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L’ultima tipologia di calcolo selezionabile nella finestra dei dati generali è quella che concerne il calcolo delle frecce in una trave isostatica. Scopo del calcolo è la valutazione analitica dello stato limite di deformazione in esercizio (S.L.E.) di una singola trave appartenente ad un telaio in corrispondenza di una data combinazione di esercizio.
Dopo aver calcolato il telaio cui la campata appartiene sono note le coppie iperstatiche da applicare alla trave in corrispondenza degli appoggi di estremità per rendere isostatica la trave stessa e, di conseguenza, operativo il procedimento di calcolo di cui trattasi. La valutazione delle deformazioni operata dal programma tiene conto della fessurazione e dei fenomeni reologici del conglomerato (metodo AAEM).
Vengono altresì verificate le tensioni normali e l’apertura delle fessure di tutte le sezioni medie dei conci in cui viene discretizzata la trave. Si elencano nel seguito tutti i dati di input da assegnare nella scheda dati travi (Fig.)
Per poter successivamente avviare il calcolo, premettendo che la trave è qui schematizzata come costituita da uno o più tronchi ognuno dei quali è caratterizzato da una sezione predefinita (o rettangolare di un pilastro) a geometria ed armatura costante:
Selezionare la directory in cui sono contenuti i files delle sezioni: prima di poter utilizzare il presente sottoprogramma è necessario aver preventivamente calcolato le sezioni predefinite dei vari tronchi di trave in cui si intende suddividere la trave. I files delle sezioni (tutti con estensione *.sez) devono trovarsi (o essere copiati) in un’unica directory per poter essere selezionati nel presente input.
Nell’esempio di Fig. sono state utilizzate due sezioni tipo i cui files sono contenuti entrambi nella directory ‘\ESEMPI_CALCOLO’ con le denominazioni SEZ_INCASTRO.sez (quella attribuita ai due tronchi vicini agli appoggi) e SEZ_CAMPATA.sez (quella attribuita al tronco centrale).
Effettuata la selezione della directory nella finestra di dialogo (in alto a sinistra) è possibile controllare, nella lista di files esposti a destra, la presenza dei files delle sezioni già predisposti.
•Tipologia della combinazione di carico: va specificato il tipo di combinazione di esercizio (rara, frequente, quasi permanente) in riferimento al quale verranno verificate le tensioni normali e l’apertura delle fessure di tutte le sezioni medie dei conci in cui verrà discretizzata la trave.
•Trave su due appoggi: è la prima delle due tipologie di trave isostatica previste. L’appoggio di sinistra è fisso, quello di destra è scorrevole per garantire l’isostaticità anche nei confronti delle deformazioni assiali (il programma calcola infatti anche gli spostamenti assiali sotto assegnati sforzi normali attribuibili ai tronchi e, quindi, può essere utilizzato anche per il calcolo delle deformazioni dei pilastri in fase elasto-viscosa).
•Mensola con incastro a sinistra: è la seconda delle due tipologie di trave isostatica previste.
•N° tronchi di trave a sezione costante: alla stessa trave possono essere attribuiti fino a 10 tronchi a sezione costante. I tronchi si susseguono da sinistra a destra e ad ognuno di essi andrà successivamente attribuita una sezione costante, un carico uniformemente ripartito, uno sforzo assiale baricentrico costante.
•Passo medio di discretizzazione della trave: può essere fissato a discrezione dell’utente purché non inferiore a 5 cm. Si consiglia di assegnare un passo non superiore all’altezza utile minima delle sezioni considerate.
•Coppia all’appoggio sinistro: va espressa in daNm ed ha segno positivo se antioraria. Questo campo di input compare solo se la trave è del tipo isostatica sui due appoggi di estremità. Nel caso di trave estratta da un telaio iperstatico (o da trave continua) questa coppia corrisponde al momento di incastro trasmesso dal nodo alla sezione di estremità sinistra della trave.
•Coppia all’appoggio destro: va espressa in daNm ed ha segno positivo se oraria. Nel caso di trave estratta da un telaio iperstatico (o da trave continua) questa coppia corrisponde al momento di incastro trasmesso dal nodo alla sezione di estremità destra della trave.
•Nome sezione: per ogni tronco di trave va selezionata la sezione nell’apposita lista a discesa che si trova in ogni cella in corrispondenza di questa colonna della griglia. L’elenco contiene ovviamente tutti i files contenuti nella directory preventivamente selezionata.
•Lunghezza tronco: va espressa in cm.
•Py: carico uniformemente ripartito [daN/m] agente sul singolo tronco di trave. Il segno è positivo per carico diretto verso il basso.
•N: sforzo normale [daN] costante per la lunghezza del singolo tronco. Il segno è positivo se lo sforzo è di compressione. Si sottolinea che lo sforzo normale da assegnare non va confuso con il carico assiale uniformemente distribuito [daN/m] il cui input non è qui previsto.
•Dati relativi ai carichi verticali concentrati (se previsti): Possono essere assegnati fino a 10 carichi verticali concentrati [daN] , positivi se diretti verso il basso, mediante l’assegnazione dell’ascissa (riferita all’estremo di sinistra della trave) e dell’intensità del carico.
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