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La selezione del comando visualizza una finestra di dialogo in cui sono richiesti i seguenti dati:
Nr: Numero progressivo della tipologia.
Descrizione: Descrizione dell’opera.
Nr. File / Passo: La tipologia può essere costituita da uno o più tiranti: nel primo casodigitare 1;in presenza di una serie di tiranti o chiodi è possibile inserire il numero e il passo separati dal carattere “/”. In quest’ultimo caso il programma genera una serie di n tiranti con le stesse caratteristiche.
Esempio: 10/0.5 equivale ad una serie di 10 tiranti distanziati di un passo pari a 0.5 m.
Le altre grandezze sono necessarie per individuare la geometria dell’elemento strutturale.
Le tipologie previste sono: Tirante attivo, Tirante Passivo, Chiodature. Per ognuna occorre assegnare la resistenza ultima dell’opera, le quali condizioneranno la stabilizzazione secondo i seguenti casi:
Caso 1
La superficie di scorrimento non intercetta il tirante (né la lunghezza libera, né la fondazione): in tal caso non viene considerato nessun contributo di resistenza;
Caso 2
Il tirante viene intercettato sulla lunghezza libera, quindi la fondazione rimane ancorata alla parte stabile: il tiro viene considerato al 100% come azione resistente e si inserisce sulla base del concio che lo intercetta una forza pari al tiro. Tale forza viene successivamente scomposta nelle componenti normale e tangenziale, e quest’ultima inserita come contributo alla resistenza a taglio sulla superficie di scorrimento.
Caso 3
Il tirante viene intercettato sulla fondazione, quindi la fondazione entra in funzione solo per la lunghezza resistente oltre la superficie di scorrimento: il tiro, in tal caso, viene considerato con una percentuale definita dal rapporto tra la lunghezza resistente e la lunghezza della fondazione. L’azione viene, quindi, trattata come sopra.
Per i Casi 2 e 3 il tiro viene comunque riferito ad una sezione di profondità unitaria (dimensione ortogonale alla sezione del pendio) in funzione dell’interasse longitudinale (viene moltiplicato per l’interasse).
Nota importante: Anche se si predispone una serie va assegnata sempre la resistenza ultima del singolo elemento tirante o chiodo.
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Note sulle opere: Per le opere attive la componente resistente dell'opera lungo il piano di scorrimento si sottrae alle forze motrici (DrivingForce). Per le opere passive la componente resistente dell'opera lungo il piano di scorrimento si somma alle forze resistenti (ResistingForce).
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Consolidamento con tecnica del Soil-Nailing
La tecnica di rinforzo dei terreni a mezzo di chiodi denominata “soil-nailing” consiste nell’introdurre rinforzi all’interno dell’ammasso di terreno aventi la funzione di assorbire sforzi che il terreno da solo non sarebbe in grado di sopportare.
Il sistema di rinforzo è di tipo passivo; il terreno adiacente al rinforzo, al momento della sua posa in opera, è praticamente non sollecitato.
Resistenza: La resistenza allo sfilamento dei chiodi che si mobilita sull’interfaccia malta-terreno può essere calcolata con il metodo di Bustamante.
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