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Analisi in condizioni di tensioni totali
Terreni coesivi
Se l’analisi è eseguita in termini di tensioni totali, il valore della coesione non drenata cu deve essere ridotto rispetto al caso statico per tener conto della degradazione conseguente al carattere ciclico delle sollecitazioni sismiche. Viene in genere trascurato, a favore di sicurezza, l’eventuale incremento della resistenza non drenata, che può manifestarsi in terreni coesivi di elevata plasticità per effetto della elevata velocità di applicazione dei carichi. Una stima del coefficiente di riduzione della resistenza non drenata, δcu può essere ottenuta mediante l’equazione:
Dove N è il numero di cicli di carico indotti dal sisma e t è un parametro di degradazione che può essere stimato con la seguente relazione:
Funzione della deformazione di taglio ciclica γc e della deformazione di soglia volumetrica, quest’ultima valutata come esposto in precedenza. I valori di s e r possono essere stimati in funzione dell’indice di plasticità, Ip e del grado di sovraconsolidazione OCR come riportato in Tab. 4.17.1.1:
|
|
OCR=1 |
|
OCR=2 |
OCR=4 |
|
Ip=15 |
Ip=30 |
Ip=50 |
Ip=50 |
Ip=50 |
s |
0.195 |
0.095 |
0.075 |
0.054 |
0.042 |
r |
0.600 |
0.600 |
0.495 |
0.480 |
0.423 |
Tabella 4.17.1.1- Coefficienti per il calcolo dell’indice di degradazione ciclica (Matasovic,1993)
Il numero di cicli N può essere valutato calcolando il numero di incroci con l’asse dei tempi nell’intervallo di tempo compreso tra il primo e l’ultimo superamento di una prefissata soglia di accelerazione (solitamente pari a 0.05 g). Per la deformazione di taglio ciclica γc si può utilizzare la seguente relazione:
In cui il valore del modulo di taglio G viene determinato per via iterativa dalla curva (G-γ )ottenuta da prove di laboratorio e τeq è calcolabile con la formula trattata in precedenza.
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