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Selezionando l'icona L.E.M., in fase di analisi verrà utilizzato il metodo dell'equilibrio limite.
Il metodo dell'equilibrio limite è consueto nella pratica progettuale ed utilizzato principalmente per la determinazione della profondità d’infissione limite. Il metodo LEM viene impiegato per opere in cui è facilmente individuabile il cinematismo di rottura, ad esempio in presenza di paratie a sbalzo o con una sola fila di tiranti. Per il calcolo si considera che la paratia sia soggetta alla spinta attiva a monte e passiva a valle. La distribuzione delle pressioni sulla struttura è diversa per paratia in terreno incoerente e terreno coerente; inoltre la distribuzione delle spinte, in terreno argilloso varia nel tempo. Il calcolo delle spinte viene eseguito utilizzando valori opportuni dell’angolo di resistenza a taglio, del peso per unità di volume e della coesione, facendo riferimento ai coefficienti di spinta determinati secondo le teorie classiche presenti in letteratura (Coulomb, Muller-Breslau, Caquot-Kerisel. Nella determinazione del diagramma delle pressioni sono presi in considerazione gli incrementi dovuti a: sisma, falda, carichi sul terrapieno. Nella valutazione della spinta passiva è introdotto un coefficiente di sicurezza sulla resistenza passiva. Per il calcolo delle profondità di infissione si procede come segue:
(a) Calcolo dei coefficienti di spinta attiva e passiva;
(b) Si ipotizza una profondità di infissione iniziale compresa tra 0.2H e 0.7H;
(c) Calcolo delle spinte agenti sull' opera;
(d) Equilibrio dei momenti rispetto al piede (paratie a sbalzo);
Le fasi (a)-(b)-(c)-(d) saranno ripetute incrementando la profondità di infissione fino ad ottenere l'equilibrio dei momenti, al quale corrisponderà la profondità di infissione cercata. Per ovviare al mancato equilibrio delle forze orizzontali tale profondità sarà aumentata del 20%. In presenza di tirantature si possono presentare i seguenti cinematismi:
(I) La base della paratia è libera di ruotare (metodo a supporto libero);
(II) La base della paratia non può ruotare (metodo a supporto fisso).
Metodo a supporto libero (ved. Tiranti)
Per effettuare il calcolo si procede secondo le fasi (a) - (b) - (d). La fase (c) sarà sostituita dall' equilibrio dei momenti rispetto al punto di applicazione dei tiranti, in questo caso non occorre aumentare la profondità di infissione in quanto l'equilibrio delle forze orizzontali risulta verificato.
Metodo a supporto fisso - Metodo della trave equivalente (ved. Tiranti)
Si ipotizza che la paratia si deformi con un'inversione di curvatura, in questo caso il problema non è staticamente determinato a meno che non si conosca la posizione del punto di inversione. Se si ipotizza che sul punto di inversione vi sia una cerniera capace di trasferire solo sforzi taglianti (ai fini statici un appoggio), è possibile spezzare la palancola in due travi equivalenti. Per fissare la posizione del punto di flesso Blum consiglia valori funzioni di: flessibilità, caratteristiche geotecniche ecc.; Trovata la posizione del punto di flesso si procede come segue:
(a) Dall'equilibrio dei momenti rispetto al tirante, considerando la trave superiore al centro di rotazione, si determina la reazione del carrello.
(b) Dall'equilibrio dei momenti rispetto al piede, considerando la trave inferiore rispetto al centro di rotazione, si determina la profondità di infissione.
(c) )Tale profondità sarà aumentata del 20%.
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