Gradini di portata crescenti

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Gradini di portata crescenti

Queste prove di pozzo vengono eseguite in regime di equilibrio a gradini di portata crescenti ed hanno una durata variabile da 48 a 72 ore (durata ottimale).

Si fissano più valori (gradini) di portata crescenti durante le operazioni di spurgo del pozzo o durante una prova preliminare di breve durata, dove si misurano le corrispondenti depressioni piezometriche. I gradini hanno durate uguali, da una a tre ore.

Con questi dati è possibile costruire un diagramma, con in ascissa le portate emunte (Q1, Q2 …..) e in ordinata le depressioni piezometriche (Dh1, Dh2 ……), che dà un primo andamento della curva caratteristica del pozzo (figura 4 a, b, c).

 

CurvaCaratteristica


a

 

b

 

c

 

Figura 4

 

Nelle falde libere, questa curva, è rappresentata da una parabola di secondo grado (figura 4a) mentre nelle falde confinate, se non caratterizzate da moto turbolento, è formata da una retta (figura 4b), inversamente da una parabola come nelle falde libere (figura 4c).

Questa prova preliminare consente di fissare i gradini di portata, in genere da un minimo di tre ad un massimo di sei, per la prova definitiva che inizia con l’emungimento della portata più bassa (Q1), che spesso coincide con quella della potenza minima della pompa e prosegue con portate crescenti pari a 2Q1, 3Q1 … nQ1. Ogni gradino di portata (figura 5) viene mantenuto fisso fino a quando il livello dinamico (Dh) nel pozzo diventa costante per alcune ore, fino a quando cioè raggiunge una condizione di equilibrio.

Con le coppie di valori Qn-Dhn, per ogni gradino di portata, si ottiene:

 

clip0013

 

dove Qsn è la portata specifica, cioè la portata emunta riferita all’abbassamento misurato nel pozzo per il gradino n = 1, 2, ecc……; il suo inverso è l’abbassamento specifico.

 

 

t_Dh

Figura 5

 

 

Nel caso delle curve di fig. 4a e 4c si osserva un primo tratto più rettilineo, cioè caratterizzato da una certa proporzionalità tra portate e depressioni piezometriche, ma, dopo quello che viene detto punto critico, la curva presenta una maggiore convessità che sta a significare che a piccole variazioni di portata corrispondono notevoli aumenti della depressione piezometrica.

Individuato graficamente il punto critico si ottengono automaticamente la portata critica (Qc), la depressione critica (Dhc) e la portata ottimale di esercizio (Qe). Essendo la portata critica legata alla velocità critica della falda, non deve essere superata se non si vuole entrare in regime turbolento. La portata ottimale di esercizio è sempre inferiore a quella critica ed è pari a circa:

 

clip0014

 

Definiti i valori di Qc e Dhc, mediante la curva caratteristica, si calcola il valore della portata specifica del pozzo tramite la formula seguente:

 

clip0015

 

 

 

 

 

 

 


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