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Per poter interpretare il down hole con il metodo diretto, inizialmente, bisogna correggere i tempi di tragitto (t) misurati lungo i percorsi sorgente-ricevitore per tenere conto dell’inclinazione del percorso delle onde. Se d è la distanza della sorgente dall’asse del foro (figura 1), r la distanza fra la sorgente e la tripletta di sensori, z la profondità di misura è possibile ottenere i tempi corretti (tcorr) mediante la seguente formula di conversione:
Figura 1 – Schema di down hole con metodo diretto
Calcolati i tempi corretti sia per le onde P che per le onde S si realizza il grafico tcorr – z in modo che la velocità media delle onde sismiche in strati omogenei di terreno è rappresentata dall’inclinazione dei segmenti di retta lungo i quali si allineano i dati sperimentali (figura 2).
Figura 2 – Dromocrone
Individuati graficamente i sismostrati si ottengono la densità media, funzione della velocità e della profondità, e i seguenti parametri:
1. coefficiente di Poisson medio:
2. modulo di deformazione a taglio medio:
3. modulo di compressibilità edometrica medio:
4. modulo di Young medio:
5. modulo di compressibilità volumetrica medio:
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