<< Click to Display Table of Contents >> Navigation: 2 AMBIENTE DI LAVORO > 2.1 Barre degli strumenti > 2.1.3 Generazione struttura |
Prima di iniziare un nuovo calcolo si consiglia di creare una nuova cartella in cui salvare il file dei dati di input del calcolo (hanno tutti estensione *.D3D) nonchè i grafici (in formato *.dxf) delle tavole esecutive e le stampe (in formato *.rtf o *.doc) da inserire in altrettante sottocartelle.
La prima operazione da fare per avviare un nuovo calcolo è l'apertura della finestra dei Dati Generali in cui immettere i primi principali dati (essenzialmente il numero dei piani considerando sempre come piano n° 0 quello di fondazione). In questa fase si consiglia di definire in ogni caso il calcolo come non sismico e modificare tale opzione solo dopo aver effettuato un primo calcolo di prova per controllare la correttezza dei dati geometrici immessi.
Solo in questa fase (prima apertura della finestra dei Dati Generali) e nel caso in cui la struttura sia molto semplice (telai ortogonali regolari) è possibile utilizzare un modello di generazione accelerata di un telaio tridimensionale mediante un modello predefinito (template) visualizzato in una finestra apposita (vedi Dati Generali).
Per edifici irregolari o di dimensioni non piccole si consiglia, prima dell'avvio del programma, di predisporre nell'ambito del disegno architettonico o da una tavola di carpenteria di massima già predisposta due layer specifici contenenti unicamente i seguenti elementi grafici:
1.Layer delle linee di riferimento e/o fili fissi (disegnate con entità linea) ed Origine delle coordinate del disegno (disegnata con una circonferenza di raggio qualsiasi)
2.Layer col disegno dei pilastri (con entità polilinea chiuse) e dei nodi senza pilastri (con entità punto)
Non è prevista l'importazione delle travi in quanto la loro generazione a video tramite mouse risulta più efficiente. Per maggiori dettagli sull'importazione consultare il § 2.2.1 File.
La prima scheda da aprire è quella dei Dati sui Piani nella cui tabella immettere le quote degli estradossi dei piani e definirli singolarmente come piani rigidi o deformabili.
Prima di procedere alla generazione dei vari elementi strutturali è opportuno (ma non obbligatorio) definire negli appositi archivi i dati sui materiali (calcestuzzo ed acciaio in barre) da utilizzare ed i dati delle varie sezioni (di travi, pilastri, platee, pali ecc.) e delle varie tipologie (di pali, plinti) previste inizialmente in progetto. I dati negli archivi (descritti dal § 2.2.17 al § 2.2.23) potranno essere modificati in ogni fase dell'input. La scelta delle armature da compiere nel menu Opzioni armature completa questa fase preliminare dell'input.
La generazione degli elementi strutturali principali e secondari della costruzione si avvale dei comandi contenuti nella seguente toolbox che di seguito verranno illustrati singolarmente (l'esecuzione di tutti i comandi da toolbar possono essere interrotti col tasto Esc):
Crea un nodo nel piano corrente visualizzato nella finestra grafica 2D. Con questo comando viene aperta la tabella della scheda Nodi-Pilastri e viene selezionata la riga rappresentativa del primo nodo libero (non attivo) in cui inserire i dati del nodo (§ 2.2.5) a partire dalle sue coordinate del piano ed a seguire con l'inserimento del pilastro (tramite la selezione del nome della sua sezione) se presente. Importando la pianta dei pilastri questo comando non viene utilizzato in quanto sia il nodo che l'eventuale pilastro presente nel nodo vengono automaticamente rappresentati nel disegno (viene automaticamente compilato anche l'archivio pilastri per le sezioni importate).
Questo comando è però insostituibile nella definizione di eventuali nodi fuori piano (§ 1.1.1): in tal caso va utilizzato dopo la selezione le pianno fuori piano nella casella di scelta del piano corrente 2D.
Crea un nodo sull'allineamento di due nodi preesistenti. Una volta selezionati i due nodi si apre la seguente finestra che consente di posizionare il nuovo nodo alla voluta distanza dal primo nodo o semplicemente nel punto medio o ad 1/3 o 1/4 della distanza dal primo nodo selezionato:
Crea una trave selezionando col mouse due nodi in successione: la sezione attribuita alla trave è quella corrente selezionata nell'archivio sezioni travi (§ 2.2.17). Come nodo iniziale della trave viene assunto il primo nodo selezionato, come nodo finale il secondo. Il verso positivo dell'asta risulta quindi orientato dal primo al secondo nodo. Se in vicinanza dell'allineamento tra i due nodi selezionati nella finestra 2D dovessero esserci nodi intermedi il programma spezza la trave creando ulteriori nuove travi per quanti sono i nodi intermedi intercettati; i nodi intermedi vengono considerati se la loro distanza dall'allineamento è inferiore a 50 cm.
L'esecuzione di questo comando fa aprire la scheda dei dati Travi (§ 2.2.6) evidenziando in tabella la riga con i dati della nuova trave generata. Nella nuova riga dei dati della trave ulteriori dati possono essere quindi introdotti e/o modificati successivamente come ad esempio l'angolo di declinazione, l'opzione di calcolo in flessione deviata, un balcone, ecc.).
Le travi che collegano nodi appartenenti a piani diversi vengono definite fuori piano e non possono essere tracciate nella finestra 2D ma solo in quella 3D. Una qualsiasi trave può essere creata anche attivando nella tabella dati del piano di interesse una riga non utilizzata e digitando direttamente nelle i dati (nodo iniziale, nodo finale, sezione, ecc.).
Nel caso sia necessario introdurre un nodo intermedio in un qualsiasi pilastro è necessario cancellare il pilastro e sostituirlo con due travi verticali da generare necessariamente nella finestra 3D. il nodo intermedio posto sull'llineamento del pilastro può facilmente essere generato con il precedente comando illustrato; il verso delle travi verticali viene assunto dal programma senpre dall'alto verso il basso (indipendentemente dall'ordine di selezione dei nodi).
Seleziona le travi del singolo campo di solaio. Dopo aver azionato questo pulsante vanno selezionate col mouse nella finestra 2D le travi che, formando un poligono chiuso al massimo di 6 travi, delimitano lo specifico campo di solaio da inserire nel piano corrente. La selezione delle travi del campo può essere fatta in qualunque ordine. Se l'inserimento è stato fatto correttamente il nuovo campo risulterà delimitato nei grafici da uno spesso poligono di colore uguale a quello definito per i solai nell'apposita finestra dei colori dei grafici (§ 2.1.2) e da un segmento baricentri avente direzione parallela all'asse X generale e corrispondente all'angolo 0 di prima assegnazione dell'orditura principale del solaio. La generazione grafica del campo determina la contemporane apertura della scheda Solaio di piano (§ 2.2.13) e l'evidenziazione in tabella della nuova riga dei dati del campo da completare secondo le indicazioni contenute nel menzionato paragrafo (angolo orditura, % bidirezionalità dello scarico, tipologia del solaio, ecc.). In sede di primo inserimento del campo la tipologia automaticamente attribuita al solaio è quella selezionata come corrente nell'archivio tipologie solai (§ 2.2.22)
Seleziona i nodi del campo di platea. Ogni campo di platea deve essere quadrilatero pertanto sono 4 i nodi del campo da selezionare ordinatamente col mouse seguendo un ordine di rotazione orario. Una volta generato il campo con la sezione corrente presente nell'archivio sezioni campi platea (§ 2.2.19), vanno completati i dati nella riga generata nella tabella dei campi platea (§ 2.2.7).
Snap pilastro a filo fisso. Questo comando può essere usato solo nel grafico 2D e nel caso in cui siano state importate da file *.dxf le linee di riferimento (fili fissi). Consente di traslare il pilastro nel piano orizzontale allo scopo di portare uno dei grip (punti sensibili) del pilastro a coincidere con il filo fisso più vicino (punto di intersezione di due linee di riferimento). Nella seguente figura viene rappresentato un pilastro d'angolo le cui dimensioni sono state modificate rispetto a quelle originarie e di conseguenza non rispetta più il filo fisso rappresentato dall'incrocio delle 2 linee rosse di riferimento (a tratteggiato è rappresentata la sezione del pilastro superiore che rispetta ancora il filo fisso). I quadratini rossi sono i grip del pilastro evidenziati per aver azionato il comando di cui si tratta ed aver quindi selezionato il nodo.
Cliccando nel grip coincidente col punto medio del lato superiore del pilastro si riporta tale punto a coincidere con il filo fisso (quadrato rosso privo di riempimento) ottenendo il voluto risultato:
Si può notare l'eccentricità che si forma tra gli assi del pilastro inferiore e superiore. Questa eccentricità verrà considerata automativcamente dal programma che genererà in fase di calcolo un concio rigido orizzontale di collegamento tra i nodi. Allo stesso tempo si noti che il riallineamento del pilastro ha spostato le travi che su di esso incrociavano. Vanno riallineate anche loro alle linee rosse di riferimento a mezzo del comando di seguito illustrato.
Tutte le tipologie di pilastro presentano grip nei vertici e nei punto medi dei lati ad eccezione del pilastro circolare che ne presenta 16 equidistanziati.
Snap trave a grip pilastro. Ogni trave selezionata dopo aver azionato questo pulsante presenta grip (punti sensibili evidenziati con quadratini rossi) nelle due sezioni di estremità del tratto deformabile dell'asta stessa. In continuità con l'esempio precedente si voglia ora riallineare la trave orizzontale al filo fisso originario. Dopo aver selezionato con il mouse la trave in questione si ha la seguente situazione:
A questo punto va selezionato il grip superiore della sezione iniziale della trave (quello da riportare nello spigolo superiore destro) del pilastro. Il programma evidenzia i grip del pilastro tra i quali va selezionato quello di interesse:
Selezionato col mouse il grip del pilastro superiore destro si ha infine il voluto risultato:
Cancella nodo. Il nodo selezionato dopo questo comando viene eliminato dal modello di calcolo se da esso non si dipartono travi (da cancellare preventivamente). Un comando alternativo consiste nel selezionare prima la scheda Nodi-Pilastri e poi selezionare il nodo: in tabella viene evidenziata la riga corrispondente al nodo che potrà essere cancellata deselezionando la casella di stato "Attivo" del nodo.
Cancella trave. La trave selezionata dopo questo comando viene eliminata dal modello di calcolo se su di essa non gravano solai (da cancellare preventivamente). Un comando alternativo consiste nel selezionare prima la scheda Dati Travi e poi selezionare la trave: in tabella viene evidenziata la riga corrispondente alla trave che potrà essere cancellata deselezionando la casella di stato "Attiva".
Copia Piano. E' un potente comando che consente di generare le entità di piano copiandole (parzialmente o totalmente) da un piano già assegnato. E' molto utile nel caso di edifici che spesso presentano piani molto simili tra loro. Una volta copiato il piano risulta molto semplice apportare le necessarie modifiche con gli strumenti di editing prima illustrati. Il comando in discussione apre la seguente finestra:
Effettuata la selezione dei dati da copiare, il modello è immediatamente disponibile per le eventuali modifiche.
Se si è effettuata l'importazione del primo piano da file *.dxf ed altri piani sono simili a questo, grazie a questo comando si evitano le ulteriori importazioni.