3.2 Calcolo della platea

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3.2 Calcolo della platea

I campi della platea orizzontale di fondazione (§ 1.8) vengono discretizzati mediante elementi finiti a quattro nodi con comportamento a piastra e quindi con 3 gradi di libertà per nodo costituiti dalle rotazioni fX ed fY intorno agli assi generali X,Y e dalla traslazione hZ in direzione Z.  Gli eventuali carichi uniformemente distribuiti sull'elemento vengono semplicemente concentrati nei nodi semplicemente concentrando nei 4 nodi le loro risultanti relative alle superfici di influenza S1, S2, S3 , S4 ottenute a partire dai segmenti congiungenti i punti medi dei lati opposti (vedi figura).  Dette risultanti dei carichi uniformi costituiscono gli unici termini non nulli del vettore di incastro perfetto in quanto i momenti vengono considerati di trascurabile entità rispetto a quelli prodotti dai carichi concentrati provenienti dai pilastri e direttamente applicati nei nodi di calcolo  

CALCOLO_PLATEA

La costruzione della matrice di rigidezza K(12,12) dell'elemento finito quadrilatero viene effettuata sulla base delle funzioni di forma e della particolare formulazione elaborata da M.A. Crisfield ed esposta dettagliatamente in [5], cui si rimanda per approfondimenti.

Le matrici di rigidezza di tutti gli elementi quadrilateri vengono assemblati nella matrice di rigidezza globale della strutrura. Dalla soluzione del sistema generale si ottengono gli spostamenti nei 4 nodi di ogni elemento e quindi a mezzo della matrice K i momenti mxGi, myGi, mxyGi agenti nelle direzioni generali X, Y in ognuno dei 2x2 punti di Gauss (interni rispetto ai nodi). Per ottenere il valore dei momenti mxNi, myNi, mxyNi riferiti ai nodi viene svolta per ognuno dei 3 momenti una estrapolazione a mezzo della formula matriciale dovuta a Hinton e Campbel:

MAT_ESTRAPOLAZIONE

In ogni nodo viene quindi effettuata la media dei valori dei momenti degli elementi che vi convergono ottenendo i valori finali di calcolo per ogni nodo mx, my, mxy.

Nel caso corrente di platea su suolo elastico alla Winkler nei quattro nodi di ogni elemento vengono concentrate  le rigidezze elastiche relative alle già definite aree di influenza S1, S2, S3, S4.

Il calcolo delle armature agli SLU nelle direzioni ortogonali X, Y viene svolto a mezzo della formulazione esposta nell'appendice del volume [5] praticamente coincidente con quella riportata nella precedente versione dell'Eurocodice 2. Le verifiche a punzonamento della platea (sia con riferimento ai pilastri che ai pali) è svolto utilizzando le indicazioni normative fornite dai §6.4.3, §6.4.4 e §6.4.5 dell'Eurocodice 2.

Nel caso di platea non vincolata al suolo ma ad esempio su pali ed in cui si voglia considerare il relativo piano non rigido, il programma provvede automaticamente a sovrapporre elementi membranali aventi la stessa forma quadrilatera degli elementi di piastra sopra esaminati e spessore uguale a quello della platea. Ritenendo, inoltre, che in genere le platee hanno forti spessori si considerano trascurabili gli sforzi normali ai fini del dimensionamento delle armature.

 

 

 


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