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Selezionando il comando Dati Geometrici e carichi apparirà la finestra dei dati di input della geometria del muro e delle condizioni di carico sul terrapieno e sul muro.
Ambiente per la definizione della geometria del muro
Geometria muro
La geometria del muro va definita per elemento, ossia si attribuiscono i dati geometrici rispettivamente della mensola in elevazione, della fondazione, del dentello e della mensola aerea. Inoltre, per il paramento di monte è consentita la modellazione a gradoni con base e altezza differenti. Nella medesima finestra di dialogo è possibile assegnare la presenza di contrafforti e del magrone di fondazione: la sua presenza è visibile solo per i muri in assenza di pali e viene considerata nella sola verifica di stato limite di scorrimento.
E' possibile inoltre indicare la traslazione della testa del muro e selezionare l'opzione 'Fondazione nastriforme' per porre il fattore correttivo sulla forma della fondazione pari ad 1.
Vedere anche muri a contrafforti
Gradonature
Per modellare un muro con gradonatura (il programma consente di inserire la gradonatura SOLO lato monte) occorre definre il numero di gradoni.
Ad esempio per modellare un muro come in figura,
Occorre assegnare i seguenti dati
Carichi
Nei muri di sostegno sono previste due tipologie di carichi:
1.carichi distribuiti sul terrapieno;
2.carichi concentrati sul muro.
L’assegnazione dei carichi nel programma MDC può essere effettuata scegliendo le rispettive icone dalla barra degli strumenti o dal Menù Dati in Dati geometrici e carichi. Per i primi, l’assegnazione va effettuata prendendo come origine del sistema di riferimento la testa del muro (spigolo di monte), pertanto la loro posizione viene definita dalla distanza da tale punto (ascissa iniziale). Per i secondi (carichi concentrati) l’origine del sistema di riferimento è posizionata sullo spigolo inferiore della mensola di fondazione di valle: ogni carico risulta individuato dalle coordinate X e Y in tale sistema di riferimento.
Carichi distribuiti
Per essi, l’estensione è definita dall’ascissa iniziale e finale e il loro valore può essere costante o variabile linearmente con l’ampiezza stessa. La profondità del carico individua la sua posizione verticale rispetto alla testa del muro.
È possibile inserire più carichi che, in fase di esecuzione del calcolo, potranno essere combinati secondo vari fattori di combinazione. Il programma valuta l’effetto dei sovraccarichi sulla spinta attiva solo se questi rientrano nel cuneo di rottura. Ogni carico inserito sul terrapieno viene distribuito in automatico su tutta l'ampiezza del cuneo di rottura, ossia, calcolata la risultante, questa viene trasformata in un carico distribuito esteso quanto l'ampiezza del cuneo. Si può scegliere tra carico uniforme, striscia di carico e carico trapezoidale.
Ambiente per l'assegnazione dei carichi distribuiti sul terrapieno
Carichi concentrati
Sono i carichi che possono essere assegnati SOLO alla sezione del muro, non possono essere applicati nè sul terrapiento di monte nè su quello di valle. Vanno definiti portandoin conto la seguente convenzione:
•Forze orizzontali (Fx) positive se dirette da destra verso sinistra;
•Forze verticali (Fy) positive se dirette dall’alto verso il basso;
•Momenti (Mz) positivi se antiorari.
L'immissione dei dati avviene in forma tabellare specificando il numero d'ordine, la posizione X - Y e l'entità.
È possibile inserire più carichi concentrati che, in fase di esecuzione del calcolo, potranno essere combinati secondo vari fattori di combinazione.
Ambiente per l'assegnazione dei carichi concentrati
N.B.: I carichi concentrati non possono essere applicati al terreno
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